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giovedì 2 novembre 2023

CENA CON DELITTO - film

TITOLO: Cena con delitto
GENERE: giallo, commedia
AMBIENTAZIONE: USA contemporaneo

 



 

 

Lo scrittore Thrombey Harlan organizza una festa per il suo ottantacinquesimo compleanno invitando tutta la sua famiglia, ma il mattino dopo viene trovato morto nella sua camera. Chi l’ha ucciso? Iniziano le indagini e accanto alla polizia investiga anche il famossissimo dective privato Benoit Blanc (interpretato da Daniel Craig, l’ultimo 007). I misteri da risolvere sono parecchi tra questi anche il modo in cui Blanc è stato ingaggiato: una busta anonima piena di soldi con la preghiera di indagare su quanto accaduto. I sospetti ricadono sulle persone in casa quella sera: figli e nipoti di Thrombey, l’anziana madre, la domestica e Marta l’infermiera che lo assiste. Un ruolo importante nelle indagini verrà giocato proprio dalla giovane Marta che ha una dote molto particolare: è incapace di mentire, se dice una bugia vomita, per questo viene reputata dagli investigatori particolarmente affidabile.

La famiglia dello scrittore è grande e disfunzionale, all’apparenza una famgilai felice in realtà i rapporti sono governati/guidati da rancori, gelosie e invidie, tutti nascondono dei segreti e tutti hanno approfittato della genorità del vecchio Harlan ma lui è deciso a dare una svolta alle cose e proprio con l’occasione della festa ha strigliato tutti. Le indagini si dipanano tra varie peripezie fine a scoprire ciò che è realmente accaduto.

Il film si distiunge per il cast eccezionale composto da molti attori famosi

Mi sono approcciata al film perché continuavo a vederlo nella home di Prime Video e senza saperne molto l’ho guardato, l’unica definizione che mi viene in mente è commedia gialla con una sorta di finale da fiaba: è un film che si lascia guardare ma non l’ho trovato così eccezionale. Scrivendo queste righe ho invece scoperto che ha avuto un buon successo, ha ricevuto candidature per gli Oscar (come miglior sceneggiature originale) e ai Golden Globe solo per citare i due premi più prestigiosi. Probabilmente il problema è solo mio, magari mi aspettavo qualcosa di diverso, non ho apprezzato particolarmente le “doti” di Marta. Infine devo raccontarvi un’associazione che ho fatto, guardando video youtube che parlano di libri ho sentito la trama di  “Ritratto di un assassino. Un giallo di Natale” di Anne Meredith edito Vallardi per la collana I classici del giallo della British Library subtio l’ho associato a questo film, poi leggendolo sicuramente saranno diversi ma partono entrambi da un anziano che invita tutta la famiglia a casa per una festa e poi viene trovato morto.

Regista e attori sono piuttosto famosi tra gli altri abbiamo Daniel Craig nel ruolo dell’investigatore Benoit Blanc, Jamie Lee Curtis nel ruolo di Linda (una delle figlie di Thrombey), Chris Evans (che è stato capitan America) nel ruolo di

Vi aspetto nei commenti per sapere se lo avete visto

giovedì 31 agosto 2023

LA FORMA DELL' ACQUA di ANDREA CAMILLERI

TITOLO: La forma dell'acqua
AUTORE: Andrea Camilleri
EDITORE: Sellerio (collana La Memoria)
PAGINE: 173
PREZZO: € 10
GENERE: letteratura italiana, giallo, primo volume di una serie
LUOGHI VISITATI: Sicilia, paesino immaginario di Vigata
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La forma dell’acqua di Andrea Camilleri è il primo romanzo con protagonista il commissario Salvo Montalbano.

Un caso tanto semplice da non essere nemmeno un caso. Un omicidio o meglio un morto di morte naturale, ma la persona del morto, il luogo e la situazione di ritrovamento assurdi per l’uomo che era, lasciano il commissario Montalbano perplesso, sconcertato, direi “non persuaso” e con la voglia e la necessità morale di andare in fondo alla questione.

Un uomo potente, influente come l’ingegnere Luparello che da decenni gestisce gli appalti pubblici e privati, che ha contatti con le persone che contano nella politica nazionale va a prostitute alla “Mannara” dove vanno i poveracci? Montalbano non si lascia ingannare e dipana questo mistero, vuole capire chi e perché ha messo in scena quel teatrino…

È il primo libro dove compare il commissario Montalbano, il primo di una lunga serie e iniziamo a fare la conoscenza di questo personaggio e di tutti quelli che popolano la sua vita.

Salvo Montalbano è commissario di polizia e presta la sua attività presso il commissariato di Vigata, e vive nella frazione di Marinella nella sua casetta affacciata direttamente sul mare. È un appassionato di cucina e di lettura e ha un fidanzata di nome Livia che però vive a Genova, lei vive e lavora lì, intrattengono una relazione a distanza, chissà come si sono conosciuti? Io essendo fan della serie tv lo so già però trovo che sia un elemento interssante e curioso da scoprire nel corso della lettura dei romanzi.

Montalbano è “uomo di liggi” ma soprattutto è un uomo di giustizia e la antepone a tutto. È un bravo poliziotto, trova la soluzione al caso anche se non emergerà ufficialmente, è un uomo e un poliziotto che segue la sua coscienza e il senso della giustizia, è un uomo vero con i suoi difetti e le sue manie, i suoi pregi.

È scontato ma è bene dirlo dai romanzi di Camilleri è stata tratta la serie tv rai de “Il Commisssario Montalbano” con Zingaretti nel ruolo del protagonista e io sono una superfan. Quindi per me - fan della serie - è come tornare a casa e ritrovare tanti amici, per ciascuno associo volti, voci ed espressioni.

Incontriamo subito alcuni dei personaggi iconici come il dott. Pasquano (il medico legale, tra lui e Montalbano c’è un rapporto “burrascoso” ma di grande rispetto), il vicecommissario Mimì Augello (un dongiovanni incallito e amico personale di Montalbano), il fidato ispettore Fazio giusto per citare i più noti.

I fatti si svolgono a Vigata, una cittadina immaginaria nell’immaginaria provincia di Montelusa che nella realtà corrispondono alla provincia di Agrigento e a Porto Empedocle, la città natale di Camilleri. Ho letto che Montelusa è un nome con cui Pirandello chiamava Agrigento (anche lui originario di queste zone) e quindi la scelta di Camillerei è un omaggio al conterraneo vincitore del Nobel.

La curiosità maggiore riguarda il nome del personaggio di Camilleri: Montalbano è un omaggio allo scrittore spagnolo Manuel Vazquez Montàlban, in alcune interviste Camilleri spiega che durante la stesura di romanzo era in difficoltà e lo aiutò un libro dello scrittore spagnolo, che tra l’altro è il creatore di un altro investigatore famosissimo Pepe Carvalho

Da sempre avevo la curiosità di incontrare anche il “Montalbano scritto”. Uno dei freni era la paura della “lingua” perché Camilleri per Montalbano ha coniato un vocabolario nuovo: un mix di dialetto siciliano e parole d’invenzione. Ma alla prova dei fatti, praticamente dal primo paragrafo, non ho incontro particolari difficoltà forse proprio per la mia conoscenza “cinematrografica” così già so che ad esempio “taliare” significa guardare oppure “scantare” significa spaventare.
Avevo già letto qualcuno dei racconti con Montalbano protagonista che escono nelle raccolte tematiche di racconti gialli edite Sellerio. Ora ho la certezza che mi piace molto anche il Montalbano scritto e voglio recuperare tutti i libri. E anche se la storia, nel senso delle vicende di fondo (perché poi le singole indagini non le ricordo certo tutte), la conosco già voglio comunque seguire l’ordine di uscita.

Fatemi sapere nei commenti se conoscete Montalbano.

martedì 16 febbraio 2021

CARNEVALE IN GIALLO - AA.VV.

TITOLO: Carnevale in giallo
AUTORE: Autori Vari (Gian Mauro Costa, Alicia Giménez-Bartlett, Marco Mavaldi, Antonio Manzini, Francesco Recami)
EDITORE: Sellerio
PAGINE: 235
PREZZO: € 13,00
GENERE: raccolta di racconti, racconti gialli 

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Ho preso gusto a leggere le raccolte tematiche di gialli editi da Sellerio e questa volta è toccato a Carnevale in giallo. Come dice il titoli gli investigatori sono impegnati a risolvere omicidi, truffe e misteri durante la festa più colorata e allegra.

🎭Carnevale diabolico di Alicia Giménez-Bartlett: l’ispettrice Delicado deve risolvere un omicidio avvenuto durante una sfilata di carnevale in un piccolo paese vicino a Barcellona, la vittima era mascherata da diavolo e viene ritrovata il mattino dopo la festa. Questo ispettore continua a non piacermi, continuerò a leggerlo nelle raccolte di gialli se presente ma non penso né sentirò la mancanza dove non ci fosse; non mi piace il senso di fastidio e intolleranza che prova verso il proprio lavoro. Sono al secondo racconto con Petra Delicado protagonista e non mi convince appieno nemmeno la costruzione del giallo/omicidio in generale, anche se in questo caso è meno improbabile rispetto al precedente racconto (Vero Amore pubblicato nella raccolta Ferragosto in giallo) comunque ci sono delle “coincidenze” che non mi convincono. Dall’altro lato posso apprezzare la scelta, non facile, della Giménez-Bartlett di trattare tematiche importanti come le discriminazioni sessuali e per farlo ha caratterizzato in un determinato modo la sua detective, ciò non toglie che non mi piace particolarmente.

🎭Festa di Carnevale nella casa di ringhiera o “El bombo atomico” di Francesco Recami: ironico come sempre e anche questa volta (come negli altri racconti da me letti finora) gli inquilini della casa di ringhiera si trovano a dover risolvere misteri molto “tranquilli” e semplici. Il Luis, il Consonni e l’Angela vanno a una festa in maschera in un una casa di riposo dove l’Angela è volontaria, ma la scomparsa di una preziosissima collana fa perdere l’allegria e scatena il Consonni investigatore; nel frattempo alla casa di ringhiera infuriano i festeggiamenti dei peruviani a cui partecipa anche il piccolo Enrico, nipote del Consonni.

🎭Mastro di Campo di Gian Mauro Costa: un racconto bello, finalmente un caso di omicidio per in nostro Baiamonte, che può dar prova delle sue capacità investigative e deduttive; proprio grazie al suo spirito di osservazione noterà cose che agli altri, non avvezzi all’investigazione, sono sfuggite e ciò permetterà di risolvere il caso. Notevole l’ambientazione: una rappresentazione carnevalesca in costume che si trasforma in uno scenario perfetto per un assassinio…

La prima cosa che mi sono chiesta leggendo è se “Mastro di Campo” esiste? E la risposta è sì, come nel racconto si tratta di una “sceneggiata” in costume che da secoli si svolge nella cittadina di Mezzojuso a Carnevale. Si tratta di una rappresentazione che mischia fatti storici e credenze popolari e dà vita ad uno spettacolo in due tempi, in estrema sintesi il protagonista è Mastro di Campo un condottiero a capo di un esercito estremamente vario che cerca di espugnare un castello per conquistare la Regina, la donna che ama. I personaggi sono tantissimi tra cui maghi, briganti e garibaldini.

🎭La ruzzica de li porci di Antonio Manzini: un caso di omicidio piuttosto violento e apparentemente inspiegabile, un uomo anziano, conosciuto da tutti nel quartiere, dedito al lavoro e solitario viene trovato ucciso e deturpato nel corpo all’interno di un famoso locale del Testaccio pronto ad accogliere le mille e diverse feste di carnevale. Bello, se proprio voglio cercare il pelo nell’uovo avrei speso qualche parola sulle modalità dell’omicidio. Rocco Schiavone mi piace sempre di più, è perspicace, bravissimo nel suo lavoro (quando lo fa…), strafottente e anche un po’ arrogante, è fiero delle sue origini popolane e non perde occasione per incontrare e aiutare gli amici del quartiere, almeno nelle indagini romane spesso un aiuto, anche solo sotto forma di ascolto, lo riceve dai suoi amici storici. Infine in questo racconto Rocco conosce finalmente la sua nuova destinazione.

🎭Costumi di tutto il mondo di Marco Mavaldi: in una mattina tranquilla la lettura del giornale locale diventa l’occasione per raccontare alla nuova commissaria Alice Martelli (in realtà è vicequestore) un’avventura di tanti carnevali prima quando i vecchietti del bar Lume e il barrista Massimo, all’epoca ancora bambino ma già tremendo, hanno smascherato una truffa. Piacevole, ho molte aspettative su questi personaggi, finora ho letto tre racconti inseriti nelle raccolte tematiche Sellerio e sono gradevoli ma penso che il meglio lo diano nei romanzi, chissà.

 

Come nelle altre occasioni trovo l’idea alla base di queste raccolte geniale e permettono di conoscere per la prima volta o approfondire alcune tra le figure investigative più famose nel panorama letterario italiano. Ci tengo a sottolineare però che il singolo racconto può essere utile ma magari non sufficiente per conoscere e/o apprezzare un personaggio, si tratta di racconti brevi dove non possono essere spiegate tutte le dinamiche che invece sono state sviluppate e analizzate – magari gradualmente – all’interno dei romanzi.

Qual è il vostro investigatore preferito di casa Sellerio?

 

domenica 31 gennaio 2021

IL MISTERO DI RUE DES SAINTS-PÈRES DI CLAUDE IZNER

TITOLO: Il mistero di Rue des Saint-Pères
AUTORE: Claude Izner - traduzione di Chiara Salina
EDITORE: Tea Libri
PAGINE: 309
PREZZO: € 9,00
GENERE: romanzo giallo, letteratura francese
LUOGHI VISITATI: Parigi anno 1889

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Victor Legris è proprietario della libreria Elzévir in Rue de Saint-Pères. È quel genere di investigatore non professionista che suo malgrado si ritrova coinvolto in misteri e delitti da risolvere. Giovane, appassionato di fotografia, dotato di un acume e testardaggine e tanta curiosità si butta a capofitto nella risoluzione di un caso particolare: quello delle api assassine.

Il caso è stato definito delle api assassine perché alcune persone muoiono improvvisamente dopo essere state punte da un insetto, o almeno questo è quello che credono e raccontano agli astanti negli ultimi momenti di vita. Le morti avvengono alla luce del sole, in pieno giorno e in mezzo alla folla dell’Esposizione Universale!

Il nostro Victor si trova coinvolto anzitutto perché si trovava sulla torre quando muore la prima vittima la signora Patinon e questo scatena la sua curiosità personale. Si accorge che l’unico elemento di legame tra le vittime è il fatto che hanno firmato l’albo d’oro del giornale Figaro sulla Torre lo stesso giorno, inoltre sembra che il suo socio Kenji Mori possa avere dei legami con alcune vittime.

Inizia così la ricerca della verità, fatta di ricerche forsennate, pedinamenti, bugie, incontri spiacevoli, supposizioni e tutto in gran segreto. Victor vuole raggiungere la verità ma ha anche paura di scoprirla perché il colpevole potrebbe essere una persona a cui vuole bene.

“Non appena cominciò a leggere il Dizionario delle droghe e dei veleni, Victor sentì che si stava avventurando lungo una strada pericolosa. Non riusciva a spiegarsi perché s’intestardisse tanto nel voler ficcare il naso in quella faccenda. Intendeva convincersi che faceva male a essere tanto sospettoso nei confronti di chi gli stava vicino? Tentava di discolpare Kenji? O era, soprattutto, il desiderio di fare colpo sugli altri?”

Un giallo godevolissimo, con un buon livello di tensione e suspence che permette al lettore di viaggiare indietro nel tempo e partecipare all’Esposizione Universale di Parigi del 1889 dedicata al centenario della Rivoluzione Francese e la cui principale attrattiva e protagonista è stata “la” torre di Gustave Eifell.

Ho apprezzato moltissimo l’ambientazione storica e in particolare la descrizione e il racconto dell’Esposizione di cui vengono mostrati anche i retroscena legati all’impiego di artisti e disoccupati della capitale per i figuranti e realizzare i vari allestimenti.

“Sulla riva opposta della Senna, la torre color bronzo di Gustave Eiffel svettava verso il cielo, come un enorme lampadario profilato d’oro. […] L’omnibus si fermò davanti al Palais du Trocadéro, un enorme edificio fiancheggiato da torri simili a minareti. Più in basso, oltre la striscia grigia del fiume, attraversato in lungo e in largo dai battelli, si estendevano i cinque ettari dell’Esposizione Universale.”

Oltre a Victor Legris coprotagonisti nella serie ma che ricoprono un ruolo anche nella risoluzione di questo mistero sono l’aiutante della libreria Joseph detto Jojo divoratore di libri e appassionato di gialli e cronaca nera e l’enigmatico giapponese Kenji Mori, socio e padre adottivo di Victor.

“Kenji si voltò, fissando il quadretto di Laumier posato sul comodino. «L’apparenza sta alla realtà come un tramonto sta a un incendio». Sorrise e vuotò d’un fiato il suo bicchierino di saké”

Rimangono alcuni aspetti oscuri che riguardano la vita privata dei personaggi che però verranno dipanati nel corso degli altri volumi della serie (mi sono spoilerata da sola).

L’autore Claude Izner è in realtà uno pseudonimo, dietro la sua firma si “nascondono” le sorelle Liliane Korb e Laurence Lefèvre entrambe libraie parigine e scrittici sia assieme con lo pseudonimo di Claude Izner sia singolarmente.

Penso proprio che con il tempo leggerò tutta la serie di gialli che hanno per protagonista Victor Legris, come detto mi è piaciuta sia l’ambientazione storica sia la costruzione del giallo che è molto avvincente e originale, non il movente, quello no (è vecchio come il mondo forse il più diffuso) ma come sono stati architettati e realizzati i delitti sì!

Parlarvi dei libri gialli mi mette in difficoltà perché ho sempre paura di dire qualcosa di troppo che possa rovinare la sorpresa.

Conoscete questo investigatore? Vi aspetto nei commenti.