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giovedì 31 agosto 2023

LA FORMA DELL' ACQUA di ANDREA CAMILLERI

TITOLO: La forma dell'acqua
AUTORE: Andrea Camilleri
EDITORE: Sellerio (collana La Memoria)
PAGINE: 173
PREZZO: € 10
GENERE: letteratura italiana, giallo, primo volume di una serie
LUOGHI VISITATI: Sicilia, paesino immaginario di Vigata
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La forma dell’acqua di Andrea Camilleri è il primo romanzo con protagonista il commissario Salvo Montalbano.

Un caso tanto semplice da non essere nemmeno un caso. Un omicidio o meglio un morto di morte naturale, ma la persona del morto, il luogo e la situazione di ritrovamento assurdi per l’uomo che era, lasciano il commissario Montalbano perplesso, sconcertato, direi “non persuaso” e con la voglia e la necessità morale di andare in fondo alla questione.

Un uomo potente, influente come l’ingegnere Luparello che da decenni gestisce gli appalti pubblici e privati, che ha contatti con le persone che contano nella politica nazionale va a prostitute alla “Mannara” dove vanno i poveracci? Montalbano non si lascia ingannare e dipana questo mistero, vuole capire chi e perché ha messo in scena quel teatrino…

È il primo libro dove compare il commissario Montalbano, il primo di una lunga serie e iniziamo a fare la conoscenza di questo personaggio e di tutti quelli che popolano la sua vita.

Salvo Montalbano è commissario di polizia e presta la sua attività presso il commissariato di Vigata, e vive nella frazione di Marinella nella sua casetta affacciata direttamente sul mare. È un appassionato di cucina e di lettura e ha un fidanzata di nome Livia che però vive a Genova, lei vive e lavora lì, intrattengono una relazione a distanza, chissà come si sono conosciuti? Io essendo fan della serie tv lo so già però trovo che sia un elemento interssante e curioso da scoprire nel corso della lettura dei romanzi.

Montalbano è “uomo di liggi” ma soprattutto è un uomo di giustizia e la antepone a tutto. È un bravo poliziotto, trova la soluzione al caso anche se non emergerà ufficialmente, è un uomo e un poliziotto che segue la sua coscienza e il senso della giustizia, è un uomo vero con i suoi difetti e le sue manie, i suoi pregi.

È scontato ma è bene dirlo dai romanzi di Camilleri è stata tratta la serie tv rai de “Il Commisssario Montalbano” con Zingaretti nel ruolo del protagonista e io sono una superfan. Quindi per me - fan della serie - è come tornare a casa e ritrovare tanti amici, per ciascuno associo volti, voci ed espressioni.

Incontriamo subito alcuni dei personaggi iconici come il dott. Pasquano (il medico legale, tra lui e Montalbano c’è un rapporto “burrascoso” ma di grande rispetto), il vicecommissario Mimì Augello (un dongiovanni incallito e amico personale di Montalbano), il fidato ispettore Fazio giusto per citare i più noti.

I fatti si svolgono a Vigata, una cittadina immaginaria nell’immaginaria provincia di Montelusa che nella realtà corrispondono alla provincia di Agrigento e a Porto Empedocle, la città natale di Camilleri. Ho letto che Montelusa è un nome con cui Pirandello chiamava Agrigento (anche lui originario di queste zone) e quindi la scelta di Camillerei è un omaggio al conterraneo vincitore del Nobel.

La curiosità maggiore riguarda il nome del personaggio di Camilleri: Montalbano è un omaggio allo scrittore spagnolo Manuel Vazquez Montàlban, in alcune interviste Camilleri spiega che durante la stesura di romanzo era in difficoltà e lo aiutò un libro dello scrittore spagnolo, che tra l’altro è il creatore di un altro investigatore famosissimo Pepe Carvalho

Da sempre avevo la curiosità di incontrare anche il “Montalbano scritto”. Uno dei freni era la paura della “lingua” perché Camilleri per Montalbano ha coniato un vocabolario nuovo: un mix di dialetto siciliano e parole d’invenzione. Ma alla prova dei fatti, praticamente dal primo paragrafo, non ho incontro particolari difficoltà forse proprio per la mia conoscenza “cinematrografica” così già so che ad esempio “taliare” significa guardare oppure “scantare” significa spaventare.
Avevo già letto qualcuno dei racconti con Montalbano protagonista che escono nelle raccolte tematiche di racconti gialli edite Sellerio. Ora ho la certezza che mi piace molto anche il Montalbano scritto e voglio recuperare tutti i libri. E anche se la storia, nel senso delle vicende di fondo (perché poi le singole indagini non le ricordo certo tutte), la conosco già voglio comunque seguire l’ordine di uscita.

Fatemi sapere nei commenti se conoscete Montalbano.

martedì 16 febbraio 2021

CARNEVALE IN GIALLO - AA.VV.

TITOLO: Carnevale in giallo
AUTORE: Autori Vari (Gian Mauro Costa, Alicia Giménez-Bartlett, Marco Mavaldi, Antonio Manzini, Francesco Recami)
EDITORE: Sellerio
PAGINE: 235
PREZZO: € 13,00
GENERE: raccolta di racconti, racconti gialli 

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Ho preso gusto a leggere le raccolte tematiche di gialli editi da Sellerio e questa volta è toccato a Carnevale in giallo. Come dice il titoli gli investigatori sono impegnati a risolvere omicidi, truffe e misteri durante la festa più colorata e allegra.

🎭Carnevale diabolico di Alicia Giménez-Bartlett: l’ispettrice Delicado deve risolvere un omicidio avvenuto durante una sfilata di carnevale in un piccolo paese vicino a Barcellona, la vittima era mascherata da diavolo e viene ritrovata il mattino dopo la festa. Questo ispettore continua a non piacermi, continuerò a leggerlo nelle raccolte di gialli se presente ma non penso né sentirò la mancanza dove non ci fosse; non mi piace il senso di fastidio e intolleranza che prova verso il proprio lavoro. Sono al secondo racconto con Petra Delicado protagonista e non mi convince appieno nemmeno la costruzione del giallo/omicidio in generale, anche se in questo caso è meno improbabile rispetto al precedente racconto (Vero Amore pubblicato nella raccolta Ferragosto in giallo) comunque ci sono delle “coincidenze” che non mi convincono. Dall’altro lato posso apprezzare la scelta, non facile, della Giménez-Bartlett di trattare tematiche importanti come le discriminazioni sessuali e per farlo ha caratterizzato in un determinato modo la sua detective, ciò non toglie che non mi piace particolarmente.

🎭Festa di Carnevale nella casa di ringhiera o “El bombo atomico” di Francesco Recami: ironico come sempre e anche questa volta (come negli altri racconti da me letti finora) gli inquilini della casa di ringhiera si trovano a dover risolvere misteri molto “tranquilli” e semplici. Il Luis, il Consonni e l’Angela vanno a una festa in maschera in un una casa di riposo dove l’Angela è volontaria, ma la scomparsa di una preziosissima collana fa perdere l’allegria e scatena il Consonni investigatore; nel frattempo alla casa di ringhiera infuriano i festeggiamenti dei peruviani a cui partecipa anche il piccolo Enrico, nipote del Consonni.

🎭Mastro di Campo di Gian Mauro Costa: un racconto bello, finalmente un caso di omicidio per in nostro Baiamonte, che può dar prova delle sue capacità investigative e deduttive; proprio grazie al suo spirito di osservazione noterà cose che agli altri, non avvezzi all’investigazione, sono sfuggite e ciò permetterà di risolvere il caso. Notevole l’ambientazione: una rappresentazione carnevalesca in costume che si trasforma in uno scenario perfetto per un assassinio…

La prima cosa che mi sono chiesta leggendo è se “Mastro di Campo” esiste? E la risposta è sì, come nel racconto si tratta di una “sceneggiata” in costume che da secoli si svolge nella cittadina di Mezzojuso a Carnevale. Si tratta di una rappresentazione che mischia fatti storici e credenze popolari e dà vita ad uno spettacolo in due tempi, in estrema sintesi il protagonista è Mastro di Campo un condottiero a capo di un esercito estremamente vario che cerca di espugnare un castello per conquistare la Regina, la donna che ama. I personaggi sono tantissimi tra cui maghi, briganti e garibaldini.

🎭La ruzzica de li porci di Antonio Manzini: un caso di omicidio piuttosto violento e apparentemente inspiegabile, un uomo anziano, conosciuto da tutti nel quartiere, dedito al lavoro e solitario viene trovato ucciso e deturpato nel corpo all’interno di un famoso locale del Testaccio pronto ad accogliere le mille e diverse feste di carnevale. Bello, se proprio voglio cercare il pelo nell’uovo avrei speso qualche parola sulle modalità dell’omicidio. Rocco Schiavone mi piace sempre di più, è perspicace, bravissimo nel suo lavoro (quando lo fa…), strafottente e anche un po’ arrogante, è fiero delle sue origini popolane e non perde occasione per incontrare e aiutare gli amici del quartiere, almeno nelle indagini romane spesso un aiuto, anche solo sotto forma di ascolto, lo riceve dai suoi amici storici. Infine in questo racconto Rocco conosce finalmente la sua nuova destinazione.

🎭Costumi di tutto il mondo di Marco Mavaldi: in una mattina tranquilla la lettura del giornale locale diventa l’occasione per raccontare alla nuova commissaria Alice Martelli (in realtà è vicequestore) un’avventura di tanti carnevali prima quando i vecchietti del bar Lume e il barrista Massimo, all’epoca ancora bambino ma già tremendo, hanno smascherato una truffa. Piacevole, ho molte aspettative su questi personaggi, finora ho letto tre racconti inseriti nelle raccolte tematiche Sellerio e sono gradevoli ma penso che il meglio lo diano nei romanzi, chissà.

 

Come nelle altre occasioni trovo l’idea alla base di queste raccolte geniale e permettono di conoscere per la prima volta o approfondire alcune tra le figure investigative più famose nel panorama letterario italiano. Ci tengo a sottolineare però che il singolo racconto può essere utile ma magari non sufficiente per conoscere e/o apprezzare un personaggio, si tratta di racconti brevi dove non possono essere spiegate tutte le dinamiche che invece sono state sviluppate e analizzate – magari gradualmente – all’interno dei romanzi.

Qual è il vostro investigatore preferito di casa Sellerio?

 

giovedì 31 dicembre 2020

CAPODANNO IN GIALLO - AA.VV.

TITOLO: Capodanno in giallo
AUTORE: AA.VV. (Aykol, Camilleri, Costa, Malvaldi, Manzini, Recami)
EDITORE: Sellerio collana La memoria
PAGINE: 272
PREZZO:
GENERE: racconti gialli, raccolta di racconti
LUOGHI VISITATI: Vigata, Palermo, Roma, Milano, Instambul, Pisa 

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Unica lettura tematica che ho affrontato questo dicembre è a tema Capodanno, leggendo la raccolta di racconti gialli editi Sellerio con il titolo di Capodanno in giallo.

Abbiamo sei racconti ambientati tra il 30 e il 31 dicembre, prevalentemente i vari investigatori si trovano a dover risolvere un mistero più che casi di omicidio.

Troviamo anzitutto il mio amatissimo Salvo Montalbano di Camilleri alle prese con un mafioso latitante innamorato. Ho trovato il racconto quasi scontato, è stata comunque una lettura piacevole perché adoro le avventure di Montalbano ed è un po’ come tornare a casa anche se ancora non mi sono abituata a leggere la scrittura di Camilleri, almeno quella che ha per protagonista il nostro amato commissario perché è tutt’altro che semplice e scorrevole.

Nella casa di ringhiera di Francesco Recami il Luis e gli altri abitanti del caseggiato passano una notte dell’ultimo dell’anno piuttosto movimentata e misteriosa, con ben tre persone che finiscono in pronto soccorso. Niente delitti ma semplicemente una serie di coincidenze che troveranno poi felice soluzione; tanta confusione e i casi della vita (quotidiana) con quelle preoccupazioni più o meno importanti che emergono soprattutto in un momento di bilanci e previsioni e propositi come è questa notte infinita. Immancabile protagonista è sempre la BMW Z3.2 24 valvole del Luis.

Il vicequestore Rocco Schiavone di Manzini è invece alle prese con un omicidio al mercato rionale di frutta e verdura, con uno spaccato sulla povertà dei giorni nostri e della malavita nella capitale.
Questo racconto è la prima apparizione di Schiavone ma troviamo già tutti i suoi tratti distintivi come il carattere burbero, il passato tragico e gli amici della mala.
 

Primo incontro con Esmahn Aykol e la sua protagonista Kati Hirschel. Kati, che gestisce una libreria, e i suoi aiutanti Pelin e Fofo passano la sera di Capodanno nelle strade di Instambul alla ricerca dell’amica Lale che doveva passare la serata con Kati ma non si presenta all’appuntamento e pare scomparsa e irrintracciabile.

È il racconto che mi è piaciuto meno probabilmente perché non conosco ancora i personaggi e le dinamiche interne della storia pertanto alcune cose possono apparire strane o ingiuste o anche incomprensibili, però a ben pensarci anche il comportamento un po’ strafottente e talvolta maleducato/volgare di Montalbano soprattutto verso i colleghi se non conoscessi personaggi e dinamiche li interpreterei in modo diverso e sbagliato. È un po' che voglio approfondire questi gialli ambientati a Instambul e dopo aver letto il racconto ho ancora più voglia di fare la loro conoscenza.

L’investigatore privato Enzo Baiamonte di Gian Mauro Costa, deve sospendere la sua serata con la fidanzata Rosa e altri amici per dipanare un mistero e aiutare una donna per chiudere, così, un conto che il suo passato da investigatore al servizio di un avvocato divorzista gli presenta. Piacevole, l’ho preferito rispetto a quello letto nella raccolta di Ferragosto.

Infine Marco Mavaldi propone il racconto il Capodanno del Cinghiale che fa riferimento all’antica usanza del Capodanno di Pisa che si festeggia il 25 marzo. In questo racconto rispetto agli romanzi e racconti del Bar Lume troviamo solo il ‘barrista’ Massimo Viviani e non i vecchietti, il racconto in sé è piacevole ma non mi sembra che il nostro protagonista svolga un ruolo effettivo o comunque determinante per la risoluzione del caso, a parte chiamare la polizia dopo il delitto e fornire al commissario tutta una serie di spiegazioni anche sull’usanza storica del Capodanno pisano.

Conoscete qualcuno di questi autori o investigatori? E avete mail letto qualcuna di queste antologie tematiche Sellerio?