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venerdì 5 settembre 2025

LA VERITÀ SUL CASO HARRY QUEBERT DI JOËL DICKER

TITOLO: La verità sul caso Harry Quebert
AUTORE: Joël Dicker     traduzione di: Vincenzo Vega
EDITORE: Bompiani
PAGINE: 779
PREZZO: € 12,90
GENERE: letteratura svizzera, thriller, giallo
LUOGHI VISITATI: Aurora nello New Hampshire (cittadina immaginaria)


La verità sul caso Harry Quebert è un libro famosissimo, da cui hanno tratto anche un film con Patrick Dempsey che prima o poi recupererò. C’è un simpatico fun fact su questo libro: quando uscì si vedeva (ma è così ancora oggi) dappertutto e io mi ero fissata che non l’avrei mai letto perché troppo commerciale, avevo delle idee veramente idiote e malsane. Invece alla fine l’ho comprato e letto e me ne sono innamorata.
È un bel thrillerone che tiene incollati alle pagine e vuoi andare avanti e vedere cos’altro succede, è molto scorrevole e ricco di colpi di scena, talvolta avevo quasi paura a girare pagina perché temevo una nuova sorpresa.

Veniamo però al contenuto: è un romanzo con uno scrittore per protagonista (o meglio due): voce narrante è Marcus Goldman, giovane scrittore talentuoso il cui primo romanzo diventa subito un best seller assoluto e riceve l’incarico di scrivere un altro. Ma ecco il problema gli viene un bel blocco dello scrittore: non riesce a scrivere nulla di proponibile; nel tentativo di superare il blocco si reca ad Aurora nel New Hampshire a casa di Harry Quebert, suo amico e mentore, oltre che professore universitario e a sua volta scrittore famosissimo. Qualche tempo dopo nel giardino di Quebert, durante dei lavori, viene ritrovato il corpo di una ragazza - Nola Kellenger - scomparsa nell’agosto del 1975 all’età di 15 anni, oltre al corpo viene ritrovata una copia del capolavoro di Quebert “L’origine del male” (pubblicato lo stesso anno) ed emerge che il romanzo si ispira alla loro storia d’amore rendendo lo scandalo ancor più grande (all’epoca Quebert aveva passato i trenta). L’unico che crede fermamente all’innocenza di Quebert è Marcus che si mette a fare ricerche e indagini sia per conto proprio che con l’ispettore incaricato del caso.

Il romanzo presenta una struttura narrativa articolata sia a livello strutturale perché ogni capitolo si apre con una conversazione tra Marcus ed Harry inerente la scrittura, sia sul piano temporale dove si alternano il presente narrativo con le indagini per scoprire/capire la colpevolezza o meno di Harry con il passato, passato che è la cruciale estate del 1975, ma anche il passato di Marcus (soprattutto giovinezza e anni universitari) e il passato dei protagonisti. Man mano che si legge conosciamo. Procedendo con la lettura si conoscono i vari personaggi come Nola e la sua storia, la sua relazione con Quebert, i vari abitanti di Aurora, in particolare quelli che girano attorno alla tavola calda di Jenny Quinn, il capitano Pratt e il suo assistente Travis Dawn. E raccogliamo i vari tasselli della storia che pian piano si mettono insieme, naturalmente non a tutti fa piacere avere Goldman tra i piedi a curiosare su una storia passata e riceve anche delle minacce.

Come detto all’inizio è un libro che tiene incollati alle pagine, un giallo deduttivo con tanti momenti di tensione e tu lettore vuoi vedere come va a finire, chi è il colpevole. È un libro che mi è piaciuto moltissimo ma c’è un particolare che mi ha lasciato abbastanza perplessa, che non mi convince del tutto. Me ne sono accorta a fine libro mentre ripensavo alla vicenda, devi avere tutte le carte in mano, devi conoscere tutta la storia per poter dire: ok, ma se le cose andavano così non mi convincono troppo. Non voglio dire molto perché potrei fare degli spoiler e non mi sembra giusto, ma se qualcuno vuole approfondire ne parliamo volentieri in privato.

Un aspetto che viene molto esplorato in questo libro è la scrittura e la mente di uno scrittore, in fondo tutto nasce ed è legato alla scrittura di un libro, e lo stesso Goldman va dal vecchio amico Quebert perché ha un blocco dello scrittore; ogni capitolo si apre con un dialogo in materia di scrittura. Questo per me è un plus, sono sempre molto affascinata e interessata alla vita diciamo privata degli scrittori, anche se in questo caso sono di fantasia.

In ogni caso anche se è il primo libro di Dicker che leggo, ho sentito una sorta di affinità con questo scrittore di cui voglio leggere altro se non tutto, sicuramente gli altri libri che hanno per protagonista Goldman (anche se non si tratta di una serie).

Vi aspetto nei commenti, fatemi sapere se lo conoscete.


giovedì 24 agosto 2023

IL TEMPO DELLA VERITÀ DI GLEEN COOPER

TITOLO: Il tempo della verità
AUTORE: Gleen Cooper
traduzione di: Annalisa Crea
EDITORE: Editrice Nord
PAGINE: dato non disponibile
PREZZO: disponibile solo in formato ebook gratuito
GENERE: letteratura americana, thriller
LUOGHI VISITATI: Florida gennaio 2020
acquistabile su amazon: qui (link affiliato) 


 

 

Il tempo della verità di Gleen Cooper è un racconto che si inserisce tra il 2° e il 3° volume della saga della Biblioteca dei Morti.

Di cosa parla questa saga? Chi sono i protagonisti?

La trilogia della Biblioteca dei Morti si compone nell’ordine di La biblioteca dei morti, Il libro delle anime e I custodi della biblioteca, e il racconto Il tempo della verità. Si tratta di romanzi thriller e poliziesco dove è presente una commistione e un alternanza narrativa tra presente e passato (varie epoche passate: Medioevo anni precedenti l’anno Mille, XIII secolo, XVI secolo, anni ’40). A legare presente e passato una particolare biblioteca dove sono registrati i nomi di tutti gli abitanti della terra con l’indicazione della data e dell’ora sia della loro nascita che della loro morte. Il presente sono le vicende di Will Piper un agente dell’FBI di New York che noi conosciamo mentre dà la caccia a un serial killer. Non voglio svelare troppo se interessati vi lascio i link alle mie recensioni dei primi due volumi.

Com’è la scrittura di Cooper? Piana lineare, sono libri di trama e di intrattenimento che svolgono il loro lavoro in maniera egregia. Voglio leggere altro di suo, perché mi piace molto la commistione presente/passato, thriller e poliziesco, personaggi veri con i loro enormi difetti (vedasi Will Piper), del resto se ogni suo romanzo è un successo mondiale un motivo ci sarà e non devo certo dirlo io…

Veniamo al racconto Il tempo della verità: Attenzione da qui in avanti possibili spoiler

Questo racconto è fondamentalmente un giallo/thriller, a differenza dei romanzi non ci sono parti ambientata nel passato, ma è tutto presente. Siamo a gennaio 2020 e Nancy e Will si trovano a dover indagare su un caso molto scottante: la scomparsa del figlioletto del senatore John Killian nella loro villa a Palm Beach, Killian è in corsa per la Casa Bianca.

Nancy continua a lavorare per l’FBI anzi è addirittura in lizza per diventare il primo direttore donna. Mentre Will è un pensionato che divide il suo tempo tra la Florida (dove passa il tempo a pescare sulla sua barca) e la famiglia a Washington, diciamo che si sono organizzati in questo modo anche per cercare di mantenere possibile la loro relazione… Quindi da un lato abbiamo le indagini uffiali dell’FBI dall’altro quelle parallele e assolutamente non ufficiali anzi direi anche abusive di Will… Ma perché Will indaga? Perché lo coinvolge un suo amico ed ex collega Cam MacDonald che ora fa la guardia del corpo proprio al senatore Killian e non solo ma è anche il principale sospetto del bureau…

Tutto il racconto si basa sulla risoluzione di questo caso con le indagini diciamo parallele, e in via del tutto eccezionale un ruolo chiave per la risoluzione verrà giocata dalla Biblioteca. Il nostro racconto si inserisce in un momento successivo a quando Will Piper ha svelato al mondo l’esistenza della Biblioteca tenuta nascosta per decenni con tutte le conseguenze che una rivelazione sensazionale come questa può comportare.

Il racconto è disponibile solo in formato ebook e gratuitamente. Consiglio la lettura solo a chi ha già letto il 2° volume oppure ha finito la saga perché ci sono degli spoiler sulla storia.

 

Inutile dire che non vedo l’ora di leggere il terzo volume della trilogia e vedere come finisce la storia.

Conoscete la trilogia della Biblioteca dei morti? Attendo vostri consigli su altri libri di Cooper da leggere.

 

lunedì 30 novembre 2020

IL LIBRO DELLE ANIME - GLENN COOPER

TITOLO: Il libro delle anime
AUTORE: Glenn Cooper traduzione di Gian Paolo Gasperi e Velia Februari
EDITORE: TEA
PAGINE: 421 (indicativo)
PREZZO: € 13 (indicativo)
GENERE: thriller e storico - letteratura americana contemporanea
LUOGHI VISITATI: Stati Uniti e Londra anno 2017 - Inghilterra e Francia del XVI secolo

acquistabile su amazon: qui (link affiliato) l'intera trilogia: qui (link affiliato)


Capisco perché Glenn Cooper vende milioni di copie!

È un libro di trama, un thriller di intrattenimento, con il giusto mix di suspense, azione e avvenimenti sul filo del rasoio, una buona dose di paranormale, ottime ricostruzioni storiche e persino una caccia al tesoro.

Elemento preponderante è senza dubbio la trama, ma di cosa parla?

Will Piper, ex agente FBI, in pensione e tenuto ad un accordo di riservatezza con il governo degli Stati Uniti circa l’esistenza e il contenuto di una misteriosa biblioteca tenuta nascosta nell’Area 51, di cui è venuto a conoscenza nel corso della sua ultima indagine. Tra i libri di questa biblioteca ne manca uno, che viene casualmente ritrovato e messo all’asta a Londra. I pochi che conoscono il segreto cercano di accaparrarsi il volume e scoprire anche i misteri che lo circondano, come mai era stato separato dagli altri? Inutile dire che Will Piper è tra coloro che si mettono sulle tracce del libro e sulle sue tracce si mettono i Sorveglianti della base segreta Area51.

“Sotto un certo aspetto, era stato molto ingenuo a credere di poter firmare un accordo di riservatezza e di lasciarsi la Biblioteca alle spalle. Aveva provato a non darci peso, a vivere senza riflettere sul fatto che il destino era già scritto. Per un po’, ci era pure riuscito. Poi erano arrivati Spence e Keyton col loro caravan.”

La scrittura è semplice, ma coinvolgente, mantiene alta la tensione, mette voglia al lettore di andare avanti per vedere cosa succede. Inoltre la parte storica è molto interessante, riguarda prevalentemente il XVI secolo, e coinvolge vari personaggi illustri.

Sono maturata io come lettrice ma questo secondo volume l’ho apprezzato molto, trovo sia una buona lettura anche per staccare la spina, una lettura tra virgolette leggera (soprattutto se penso ad alcuni memoir che ho letto quest’anno) per godersi appieno il piacere della lettura fine a se stesso; anche se gli spunti di riflessione, le domande che il lettore volendo può porsi riguardano ‘solo’ il senso della vita…

Questo libro fa parte della trilogia della Biblioteca dei Morti ed è il secondo ‘capitolo’; il primo volume l’ho letto più di un anno e mezzo fa, non ho avuto problemi a riconnettermi subito con la storia, anche perché nel corso della narrazione vengono ripresi i fili narrativi del primo volume, con alcuni recap brevi e concisi ma efficaci. Ho trovato questa scelta narrativa davvero ottima e gradita, molto utile sia per chi come me non legge i tre volumi di fila e anche in virtù del fatto che si tratta di una trilogia edita nel corso del tempo con volumi separati anche se Cooper non ha fatto attendere a lungo i suoi lettori.

Ho detto che si tratta di una trilogia che io possiedo nell’edizione TEA in volume unico, ho scoperto però che Cooper ha scritto un racconto - “Il tempo della verità” ambientato nel 2020 con protagonisti sempre Will Piper e Nancy - che si inserisce tra il secondo (Il libro delle anime) e il terzo volume (I custodi della biblioteca) della trilogia.  Questo racconto è disponibile solo in formato digitale ed è scaricabile gratuitamente del sito della casa editrice Nord: link

Non so cosa possa raccontarci il terzo volume della saga dopo il finale “scottante” del secondo.

Le mie manie di perfezionismo mi spingono a sconsigliare di leggere i volumi separatamente nel senso di non rispettare l’ordine cronologico della narrazione, a differenza della saga di Kinsbridge di Follett dove i libri per quanto abbiano un filo conduttore comune (il luogo di ambientazione) ma sono assolutamente indipendenti, qui non è così! Tengo alla precisazione anche perché io mi ero avvicinata all’opera di Cooper pensando di trovarmi di fronte ad un romanzo storico del tipo della trilogia di Kinsbridge, niente di più diverso (!), e questo è successo perché fino all’inizio della lettura non avevo mai letto le trame e mi ero fatta una mia idea (da leggersi film mentale o ancor meglio romanzo) partendo dal titolo. Ma anche voi fate queste cose?

 

Conoscete questa trilogia? Cosa avete letto di Cooper?