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venerdì 25 ottobre 2024

LA BOUTIQUE DEL MISTERO di DINO BUZZATI

TITOLO: La boutique del mistero
AUTORE: Dino Buzzati
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 208
PREZZO: € 12,50
GENERE: letteratura italiana, letteratura fantastica
LUOGHI VISITATI: vari e non definibili
acquistabile su amazon: qui (link affiliato)qui (link affiliato)

Una bellissima sorpresa. La boutique del mistero di Buzzati è stata una lettura molto piacevole assolutamente fuori dalla mia confort zone. Ho acquistato il libro in una delle promo due libri a 9,90 esclusivamente perché mi serviva fare coppia. Non sono, o forse è meglio dire, non ero una fan dei racconti e tanto meno sono una fan del genere grottesco/gotico et simila a cui si iscrive la produzione di Buzzati.  

Si tratta di una raccolta curata dallo stesso autore allo scopo di far conoscere il meglio della sua opera e racchiude trentuno racconti. Racconti grotteschi e inquitanti, situazioni normali e semplici che per varie ragioni assumono un manto di grottesco, inquietante e spaventevole (ma leggero non fanno davvero paura). Sono tutti caratterizzati anche da una sorta di indeterminatezza spazio temporale che li rende quasi profetici o simili a una favola, metaforici che voglio insegnar qualcosa al lettore; sono molto diversi tra loro alcuni sono in prima persona e di questi alcuni hanno per protagonista un tipo chiamato “Buzzati” ma rimangono diversissimi e trattano tanti argomenti/tematiche tutte diverse tra loro.

Ci sono alcuni tra i suoi racconti più famosi, e sono sicura che alcuni - su tutti “Il mantello” - li avevo già letti probabilmente in qualche antologia scolastica. È davvero difficile parlarne perché sono tanti e sono racconti piuttosto brevi, quindi il rischio spoiler è davvero altissimo.

Di seguito vi lascio una carrellata dei racconti senza fare spoiler:

- I sette messaggeri: il figlio del re parte per raggiungere i confini del regno, ma il tempo passa e il confine diventa sempre più distante

- L’assalto al Grande Convoglio: è un racconto dolcemaro, di rivincita e dimostrazione delle proprie capacità, un bandito uscito di prigione non viene riconosciuto e deriso dai suoi vecchi compagni e decide di mostrare chi è veramente

- Sette piani: il ricovero in un ospedale moderno di sette piani e man mano che si scende aumenta la gravità della malattia, il nostro protagonista per varie ragioni dal settimo inizierà a scendere…

- Eppur battono alla porta: una serata in famiglia e tra amici e un temporale impetuoso fuori, la casa è in pericolo? Gli abitanti non sembrano accorgersene

- Il mantello: Giovanni è reduce di guerra torna a casa per un saluto perché deve proseguire, c’è fuori un suo amico che lo aspetta. È uno dei miei preferiti, semplicemente struggente.

- Una cosa che comincia per elle: Cristoforo chiama il dottore non si sente bene e dopo varie visite viene “messo in sicurezza”

- Una goccia: la storia inquietante di una goccia d’acqua che di notte risale le scale di una palazzina

- La canzone di guerra: manifesta tutta l’inutilità della guerra

- La fine del mondo: viene annunciata la fine del mondo e le persone impazziscono alla ricerca di una salvezza per la propria anima

- Inviti superflui: un amore dimenticato

- Racconto di Natale: Don Valentino manda via dalla sua chiesa un povero che cerca Dio perchè non adatto alla messa di natale con l’arcivescono, così se ne va anche Dio e il prete parte in una ricerca disperata

- Il cane che ha visto Dio: meraviglioso, un cane speciale, il suo padrone è un eremita, e lui (il cane) si adopera per portare un po’ di giustizia, così nel piccolo paese tutti iniziano a trattarlo con deferenza e rispetto con un finale davvero stupefacente che mostra quanto la mente umana sia condizionabile.

- Qualcosa era successo: un viaggio in treno fuori sembra succedere qualcosa ma non è dato sapersi cosa

- I topi: un villa infestata dai topi che prendono pian piano il potere

- Il disco si posò: l’incontro e la disputa morale/religiosa tra un prete e due extraterristi immuni dal peccato originale

- Il tiranno malato: come reagisce la comunità quando il tiranno, il prepotente non è più in grado di difendersi? Molto bello e analizza un mondo a noi vicino quello dei cani

- I santi: Buzzati qui immagina la vita dei santi in paradiso in paricolare due santi minori, uno molto venerato e richiesto e uno praticamente dimenticato

- Lo scarafaggio: un uomo torna a casa e schiaccia uno scarafaggio e questo comporta una serie di lamentatele fino a che non risolve al meglio la questione.

- Conigli sotto la luna: molto metaforico e inteso, di notte dei conigli vagano per la campagna attendendo qualcosa che si rivelerà fatale

- Questioni ospedaliere: come raccontare la burocrazia e i suoi limiti, un uomo porta in ospedale una donna gravemente ferita ma ogni porta che apre non è quella giusta e per questo lo indirizzano ad altro luogo cacciandolo, ignorando la gravità della situazione per mere ragioni “burocratiche”

- Il corridoio del grande albergo: di notte in un albergo due uomini si incontrano perché entrambi devono andare in bagno e per evitare imbarazzi iniziano a nascondersi negli spazi bui

- Ricordo di un poeta: una sorta di memoir di un uomo che per un breve periodo si è sentito un artista

- Il colombre: uno dei racconti più famosi di Buzzati è molto interessante e soprattutto sorprendente perché mostra come le cose siano diverse da quello che ti aspetti: un ragazzo naviga col padre qui avvista un colombre, un animale che insegue i marinai fino alla morte, così il padre convince il ragazzo a non navigare, ma morto il padre il giovane naviga e dopo tutta la vita con il colombre che lo insegue decide di affrontarlo scoprendo delle verità…

- L’umiltà: un frate eremita si trova a confessare un prete che pecca di gioia nel farsi chiamare reverendo e lo assolve, passano gli anni e si trova periodicamente ad assolvere questo prete che man mano nei suoi peccati sale la scala gerarchica, ma alla fine il frate scoprirà qualcosa…

- Riservatissima al signor direttore: lettera al direttore di un giornale con la confessione di un giornalista molto acclamato che in realtà i racconti per cui è famoso non sono suoi, e racconta di chi sono e perché lui li adopera…

- Le gobbe nel giardino: cosa succede nella nostra vita quando qualcuno a noi caro viene a mancare, un racconto metaforico molto intenso

- L’uovo: è forse quello che mi ha più rappresentato racconta del potere (e qui direi davvero fantastico) di cui è capace una madre per difendere il proprio figlio, è molto bello

- La giacca stregata: bellissimo, un uomo scopre che nella tasca destra della sua nuova giacca trova dei soldi e non pochi, e inizia ad approfittarne, fino a che scopre da dove arrivano e inizia una lotta con la sua coscienza

- La torre Eiffel: la storia di un operaio della famosa torre Eiffel che racconta una versione nuova della costruzione della torre che in origine era un po’ diversa da come la conosciamo oggi

- La ragazza che precipita: la storia di una ragazza che precipita da un grattacielo, ma una caduta reale o solo metaforica sul senso della vita?

- I due autisti: un viaggio verso il cimitero, un carro funebre con due autisti e dietro il figlio della defunta che si chide di cosa parleranno i due autisti e ripensa alla vita con la madre.

I miei preferiti in assoluto sono stati: L’assalto al grande convoglio; Il mantello; Il cane che ha visto Dio; I topi; Il colombre; L’uovo; La giacca stregata.

Io li trovo perfetti per il periodo autunnale perché reputo che siamo “spooky”.

Fatemi sapere nei commenti se conoscete Buzzati e cosa mi consigliate di suo. Se avete letto questa raccolta quali sono i vostri racconti preferiti?

martedì 16 febbraio 2021

CARNEVALE IN GIALLO - AA.VV.

TITOLO: Carnevale in giallo
AUTORE: Autori Vari (Gian Mauro Costa, Alicia Giménez-Bartlett, Marco Mavaldi, Antonio Manzini, Francesco Recami)
EDITORE: Sellerio
PAGINE: 235
PREZZO: € 13,00
GENERE: raccolta di racconti, racconti gialli 

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Ho preso gusto a leggere le raccolte tematiche di gialli editi da Sellerio e questa volta è toccato a Carnevale in giallo. Come dice il titoli gli investigatori sono impegnati a risolvere omicidi, truffe e misteri durante la festa più colorata e allegra.

🎭Carnevale diabolico di Alicia Giménez-Bartlett: l’ispettrice Delicado deve risolvere un omicidio avvenuto durante una sfilata di carnevale in un piccolo paese vicino a Barcellona, la vittima era mascherata da diavolo e viene ritrovata il mattino dopo la festa. Questo ispettore continua a non piacermi, continuerò a leggerlo nelle raccolte di gialli se presente ma non penso né sentirò la mancanza dove non ci fosse; non mi piace il senso di fastidio e intolleranza che prova verso il proprio lavoro. Sono al secondo racconto con Petra Delicado protagonista e non mi convince appieno nemmeno la costruzione del giallo/omicidio in generale, anche se in questo caso è meno improbabile rispetto al precedente racconto (Vero Amore pubblicato nella raccolta Ferragosto in giallo) comunque ci sono delle “coincidenze” che non mi convincono. Dall’altro lato posso apprezzare la scelta, non facile, della Giménez-Bartlett di trattare tematiche importanti come le discriminazioni sessuali e per farlo ha caratterizzato in un determinato modo la sua detective, ciò non toglie che non mi piace particolarmente.

🎭Festa di Carnevale nella casa di ringhiera o “El bombo atomico” di Francesco Recami: ironico come sempre e anche questa volta (come negli altri racconti da me letti finora) gli inquilini della casa di ringhiera si trovano a dover risolvere misteri molto “tranquilli” e semplici. Il Luis, il Consonni e l’Angela vanno a una festa in maschera in un una casa di riposo dove l’Angela è volontaria, ma la scomparsa di una preziosissima collana fa perdere l’allegria e scatena il Consonni investigatore; nel frattempo alla casa di ringhiera infuriano i festeggiamenti dei peruviani a cui partecipa anche il piccolo Enrico, nipote del Consonni.

🎭Mastro di Campo di Gian Mauro Costa: un racconto bello, finalmente un caso di omicidio per in nostro Baiamonte, che può dar prova delle sue capacità investigative e deduttive; proprio grazie al suo spirito di osservazione noterà cose che agli altri, non avvezzi all’investigazione, sono sfuggite e ciò permetterà di risolvere il caso. Notevole l’ambientazione: una rappresentazione carnevalesca in costume che si trasforma in uno scenario perfetto per un assassinio…

La prima cosa che mi sono chiesta leggendo è se “Mastro di Campo” esiste? E la risposta è sì, come nel racconto si tratta di una “sceneggiata” in costume che da secoli si svolge nella cittadina di Mezzojuso a Carnevale. Si tratta di una rappresentazione che mischia fatti storici e credenze popolari e dà vita ad uno spettacolo in due tempi, in estrema sintesi il protagonista è Mastro di Campo un condottiero a capo di un esercito estremamente vario che cerca di espugnare un castello per conquistare la Regina, la donna che ama. I personaggi sono tantissimi tra cui maghi, briganti e garibaldini.

🎭La ruzzica de li porci di Antonio Manzini: un caso di omicidio piuttosto violento e apparentemente inspiegabile, un uomo anziano, conosciuto da tutti nel quartiere, dedito al lavoro e solitario viene trovato ucciso e deturpato nel corpo all’interno di un famoso locale del Testaccio pronto ad accogliere le mille e diverse feste di carnevale. Bello, se proprio voglio cercare il pelo nell’uovo avrei speso qualche parola sulle modalità dell’omicidio. Rocco Schiavone mi piace sempre di più, è perspicace, bravissimo nel suo lavoro (quando lo fa…), strafottente e anche un po’ arrogante, è fiero delle sue origini popolane e non perde occasione per incontrare e aiutare gli amici del quartiere, almeno nelle indagini romane spesso un aiuto, anche solo sotto forma di ascolto, lo riceve dai suoi amici storici. Infine in questo racconto Rocco conosce finalmente la sua nuova destinazione.

🎭Costumi di tutto il mondo di Marco Mavaldi: in una mattina tranquilla la lettura del giornale locale diventa l’occasione per raccontare alla nuova commissaria Alice Martelli (in realtà è vicequestore) un’avventura di tanti carnevali prima quando i vecchietti del bar Lume e il barrista Massimo, all’epoca ancora bambino ma già tremendo, hanno smascherato una truffa. Piacevole, ho molte aspettative su questi personaggi, finora ho letto tre racconti inseriti nelle raccolte tematiche Sellerio e sono gradevoli ma penso che il meglio lo diano nei romanzi, chissà.

 

Come nelle altre occasioni trovo l’idea alla base di queste raccolte geniale e permettono di conoscere per la prima volta o approfondire alcune tra le figure investigative più famose nel panorama letterario italiano. Ci tengo a sottolineare però che il singolo racconto può essere utile ma magari non sufficiente per conoscere e/o apprezzare un personaggio, si tratta di racconti brevi dove non possono essere spiegate tutte le dinamiche che invece sono state sviluppate e analizzate – magari gradualmente – all’interno dei romanzi.

Qual è il vostro investigatore preferito di casa Sellerio?

 

giovedì 31 dicembre 2020

CAPODANNO IN GIALLO - AA.VV.

TITOLO: Capodanno in giallo
AUTORE: AA.VV. (Aykol, Camilleri, Costa, Malvaldi, Manzini, Recami)
EDITORE: Sellerio collana La memoria
PAGINE: 272
PREZZO:
GENERE: racconti gialli, raccolta di racconti
LUOGHI VISITATI: Vigata, Palermo, Roma, Milano, Instambul, Pisa 

acquistabile su amazon: qui (link affiliato)

Unica lettura tematica che ho affrontato questo dicembre è a tema Capodanno, leggendo la raccolta di racconti gialli editi Sellerio con il titolo di Capodanno in giallo.

Abbiamo sei racconti ambientati tra il 30 e il 31 dicembre, prevalentemente i vari investigatori si trovano a dover risolvere un mistero più che casi di omicidio.

Troviamo anzitutto il mio amatissimo Salvo Montalbano di Camilleri alle prese con un mafioso latitante innamorato. Ho trovato il racconto quasi scontato, è stata comunque una lettura piacevole perché adoro le avventure di Montalbano ed è un po’ come tornare a casa anche se ancora non mi sono abituata a leggere la scrittura di Camilleri, almeno quella che ha per protagonista il nostro amato commissario perché è tutt’altro che semplice e scorrevole.

Nella casa di ringhiera di Francesco Recami il Luis e gli altri abitanti del caseggiato passano una notte dell’ultimo dell’anno piuttosto movimentata e misteriosa, con ben tre persone che finiscono in pronto soccorso. Niente delitti ma semplicemente una serie di coincidenze che troveranno poi felice soluzione; tanta confusione e i casi della vita (quotidiana) con quelle preoccupazioni più o meno importanti che emergono soprattutto in un momento di bilanci e previsioni e propositi come è questa notte infinita. Immancabile protagonista è sempre la BMW Z3.2 24 valvole del Luis.

Il vicequestore Rocco Schiavone di Manzini è invece alle prese con un omicidio al mercato rionale di frutta e verdura, con uno spaccato sulla povertà dei giorni nostri e della malavita nella capitale.
Questo racconto è la prima apparizione di Schiavone ma troviamo già tutti i suoi tratti distintivi come il carattere burbero, il passato tragico e gli amici della mala.
 

Primo incontro con Esmahn Aykol e la sua protagonista Kati Hirschel. Kati, che gestisce una libreria, e i suoi aiutanti Pelin e Fofo passano la sera di Capodanno nelle strade di Instambul alla ricerca dell’amica Lale che doveva passare la serata con Kati ma non si presenta all’appuntamento e pare scomparsa e irrintracciabile.

È il racconto che mi è piaciuto meno probabilmente perché non conosco ancora i personaggi e le dinamiche interne della storia pertanto alcune cose possono apparire strane o ingiuste o anche incomprensibili, però a ben pensarci anche il comportamento un po’ strafottente e talvolta maleducato/volgare di Montalbano soprattutto verso i colleghi se non conoscessi personaggi e dinamiche li interpreterei in modo diverso e sbagliato. È un po' che voglio approfondire questi gialli ambientati a Instambul e dopo aver letto il racconto ho ancora più voglia di fare la loro conoscenza.

L’investigatore privato Enzo Baiamonte di Gian Mauro Costa, deve sospendere la sua serata con la fidanzata Rosa e altri amici per dipanare un mistero e aiutare una donna per chiudere, così, un conto che il suo passato da investigatore al servizio di un avvocato divorzista gli presenta. Piacevole, l’ho preferito rispetto a quello letto nella raccolta di Ferragosto.

Infine Marco Mavaldi propone il racconto il Capodanno del Cinghiale che fa riferimento all’antica usanza del Capodanno di Pisa che si festeggia il 25 marzo. In questo racconto rispetto agli romanzi e racconti del Bar Lume troviamo solo il ‘barrista’ Massimo Viviani e non i vecchietti, il racconto in sé è piacevole ma non mi sembra che il nostro protagonista svolga un ruolo effettivo o comunque determinante per la risoluzione del caso, a parte chiamare la polizia dopo il delitto e fornire al commissario tutta una serie di spiegazioni anche sull’usanza storica del Capodanno pisano.

Conoscete qualcuno di questi autori o investigatori? E avete mail letto qualcuna di queste antologie tematiche Sellerio?