AUTORE: Dino Buzzati
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 208
PREZZO: € 12,50
GENERE: letteratura italiana, letteratura fantastica
LUOGHI VISITATI: vari e non definibili
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Una bellissima sorpresa. La boutique del mistero di Buzzati
è stata una lettura molto piacevole assolutamente fuori dalla mia confort zone.
Ho acquistato il libro in una delle promo due libri a 9,90 esclusivamente
perché mi serviva fare coppia. Non sono, o forse è meglio dire, non ero una fan
dei racconti e tanto meno sono una fan del genere grottesco/gotico et simila a
cui si iscrive la produzione di Buzzati.
Si tratta di una raccolta curata dallo stesso autore allo
scopo di far conoscere il meglio della sua opera e racchiude trentuno racconti.
Racconti grotteschi e inquitanti, situazioni normali e semplici che per varie
ragioni assumono un manto di grottesco, inquietante e spaventevole (ma leggero
non fanno davvero paura). Sono tutti caratterizzati anche da una sorta di
indeterminatezza spazio temporale che li rende quasi profetici o simili a una
favola, metaforici che voglio insegnar qualcosa al lettore; sono molto diversi
tra loro alcuni sono in prima persona e di questi alcuni hanno per protagonista
un tipo chiamato “Buzzati” ma rimangono diversissimi e trattano tanti
argomenti/tematiche tutte diverse tra loro.
Ci sono alcuni tra i suoi racconti più famosi, e sono sicura
che alcuni - su tutti “Il mantello” - li avevo già letti probabilmente in
qualche antologia scolastica. È davvero difficile parlarne perché sono tanti e
sono racconti piuttosto brevi, quindi il rischio spoiler è davvero altissimo.
Di seguito vi lascio una carrellata dei racconti senza fare
spoiler:
- I sette messaggeri: il figlio del re parte per raggiungere
i confini del regno, ma il tempo passa e il confine diventa sempre più distante
- L’assalto al Grande Convoglio: è un racconto dolcemaro, di
rivincita e dimostrazione delle proprie capacità, un bandito uscito di prigione
non viene riconosciuto e deriso dai suoi vecchi compagni e decide di mostrare
chi è veramente
- Sette piani: il ricovero in un ospedale moderno di sette
piani e man mano che si scende aumenta la gravità della malattia, il nostro
protagonista per varie ragioni dal settimo inizierà a scendere…
- Eppur battono alla porta: una serata in famiglia e tra
amici e un temporale impetuoso fuori, la casa è in pericolo? Gli abitanti non
sembrano accorgersene
- Il mantello: Giovanni è reduce di guerra torna a casa per
un saluto perché deve proseguire, c’è fuori un suo amico che lo aspetta. È uno
dei miei preferiti, semplicemente struggente.
- Una cosa che comincia per elle: Cristoforo chiama il
dottore non si sente bene e dopo varie visite viene “messo in sicurezza”
- Una goccia: la storia inquietante di una goccia d’acqua
che di notte risale le scale di una palazzina
- La canzone di guerra: manifesta tutta l’inutilità della
guerra
- La fine del mondo: viene annunciata la fine del mondo e le
persone impazziscono alla ricerca di una salvezza per la propria anima
- Inviti superflui: un amore dimenticato
- Racconto di Natale: Don Valentino manda via dalla sua
chiesa un povero che cerca Dio perchè non adatto alla messa di natale con
l’arcivescono, così se ne va anche Dio e il prete parte in una ricerca
disperata
- Il cane che ha visto Dio: meraviglioso, un cane speciale,
il suo padrone è un eremita, e lui (il cane) si adopera per portare un po’ di
giustizia, così nel piccolo paese tutti iniziano a trattarlo con deferenza e
rispetto con un finale davvero stupefacente che mostra quanto la mente umana
sia condizionabile.
- Qualcosa era successo: un viaggio in treno fuori sembra
succedere qualcosa ma non è dato sapersi cosa
- I topi: un villa infestata dai topi che prendono pian
piano il potere
- Il disco si posò: l’incontro e la disputa morale/religiosa
tra un prete e due extraterristi immuni dal peccato originale
- Il tiranno malato: come reagisce la comunità quando il
tiranno, il prepotente non è più in grado di difendersi? Molto bello e analizza
un mondo a noi vicino quello dei cani
- I santi: Buzzati qui immagina la vita dei santi in
paradiso in paricolare due santi minori, uno molto venerato e richiesto e uno
praticamente dimenticato
- Lo scarafaggio: un uomo torna a casa e schiaccia uno
scarafaggio e questo comporta una serie di lamentatele fino a che non risolve
al meglio la questione.
- Conigli sotto la luna: molto metaforico e inteso, di notte
dei conigli vagano per la campagna attendendo qualcosa che si rivelerà fatale
- Questioni ospedaliere: come raccontare la burocrazia e i
suoi limiti, un uomo porta in ospedale una donna gravemente ferita ma ogni
porta che apre non è quella giusta e per questo lo indirizzano ad altro luogo
cacciandolo, ignorando la gravità della situazione per mere ragioni
“burocratiche”
- Il corridoio del grande albergo: di notte in un albergo
due uomini si incontrano perché entrambi devono andare in bagno e per evitare
imbarazzi iniziano a nascondersi negli spazi bui
- Ricordo di un poeta: una sorta di memoir di un uomo che
per un breve periodo si è sentito un artista
- Il colombre: uno dei racconti più famosi di Buzzati è
molto interessante e soprattutto sorprendente perché mostra come le cose siano
diverse da quello che ti aspetti: un ragazzo naviga col padre qui avvista un
colombre, un animale che insegue i marinai fino alla morte, così il padre
convince il ragazzo a non navigare, ma morto il padre il giovane naviga e dopo
tutta la vita con il colombre che lo insegue decide di affrontarlo scoprendo
delle verità…
- L’umiltà: un frate eremita si trova a confessare un prete
che pecca di gioia nel farsi chiamare reverendo e lo assolve, passano gli anni
e si trova periodicamente ad assolvere questo prete che man mano nei suoi
peccati sale la scala gerarchica, ma alla fine il frate scoprirà qualcosa…
- Riservatissima al signor direttore: lettera al direttore
di un giornale con la confessione di un giornalista molto acclamato che in
realtà i racconti per cui è famoso non sono suoi, e racconta di chi sono e
perché lui li adopera…
- Le gobbe nel giardino: cosa succede nella nostra vita
quando qualcuno a noi caro viene a mancare, un racconto metaforico molto
intenso
- L’uovo: è forse quello che mi ha più rappresentato
racconta del potere (e qui direi davvero fantastico) di cui è capace una madre
per difendere il proprio figlio, è molto bello
- La giacca stregata: bellissimo, un uomo scopre che nella
tasca destra della sua nuova giacca trova dei soldi e non pochi, e inizia ad
approfittarne, fino a che scopre da dove arrivano e inizia una lotta con la sua
coscienza
- La torre Eiffel: la storia di un operaio della famosa
torre Eiffel che racconta una versione nuova della costruzione della torre che
in origine era un po’ diversa da come la conosciamo oggi
- La ragazza che precipita: la storia di una ragazza che
precipita da un grattacielo, ma una caduta reale o solo metaforica sul senso
della vita?
- I due autisti: un viaggio verso il cimitero, un carro
funebre con due autisti e dietro il figlio della defunta che si chide di cosa parleranno
i due autisti e ripensa alla vita con la madre.
I miei preferiti in assoluto sono stati: L’assalto al grande
convoglio; Il mantello; Il cane che ha visto Dio; I topi; Il colombre; L’uovo;
La giacca stregata.
Io li trovo perfetti per il periodo autunnale perché reputo
che siamo “spooky”.
Fatemi sapere nei commenti se conoscete Buzzati e cosa mi
consigliate di suo. Se avete letto questa raccolta quali sono i vostri racconti
preferiti?