TITOLO: Heidi
AUTORE: Johanna Spyri - traduzione di Luca Lamberti
EDITORE: Einaudi - collana Super ET
PAGINE: 272
PREZZO: € 10
GENERE: letteratura svizzera - classico - classico per ragazzi
LUOGHI VISITATI: Svizzere e Germania fine 800
acquistabile su amazon:
qui (link affiliato)
La storia di Heidi penso che la conoscano tutti, comunque metto qui sotto la trama:
"Heidi ha cinque anni e un’energia immensa. Vive con il nonno sulle
montagne svizzere e passa il suo tempo in armonia con la natura,
portando le capre al pascolo con l’amico Peter. Quando compie otto anni
però viene obbligata a trasferirsi in città, per imparare a leggere e
scrivere e diventare la «dama di compagnia» di Klara, figlia debole di
salute di una ricca famiglia di Francoforte. Per lei, cresciuta in
libertà, i palazzi, il cielo grigio e le tavole a cui bisogna sedere
composti sono una prigione da cui scappare il piú in fretta possibile.
Con Heidi
Johanna Spiry ha creato un personaggio
senza tempo, e ancora oggi il mondo visto
attraverso l'ingenuità della piccola regina
delle montagne riesce a brillare di dolcezza."
Il romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1880, è un classico della letteratura per ragazzi. E' una lettura piacevole che riporta alla mente l'infanzia; con una scrittura fluida e ricca di descrizioni soprattutto delle montagne, si ha l'impressione di essere lì, accanto ad Heidi ad ammirare quei luoghi incantevoli, che trasmettono pace e armonia.
Il libro è dolce, carico di sentimenti e con personaggi bellissimi, la maggior parte di loro si caraterizza per la bontà d'animo e la simpatia, anche se non mancano eccezioni come la signorina Rottenmaier e la cameriera Tinette. Menzione d'onore spetta ad Heidi e ai nonni.
Heidi è una bambina dolce, sincera, spontanea e caparbia, con la sua genuinità entra nel cuore di tutti (lettori compresi).
Il nonno di Heidi conquista con la gentilezza, la disponibilità e la pazienza che dimostra nei confronti della piccola nipotina, che gli capita all'improvviso tra capo e collo. Un uomo che ha girato il mondo e che raramente la vita gli ha sorriso, all'apparenza burbero e scontroso, è in realtà un uomo buono e di gran cuore.
La nonna di Peter una vecchietta cieca che nutre un profondo amore verso la piccola Heidi e il suo modo di essere (una novità piacevole nella sua triste e buia vita) e ricambiata dalla piccola.
E infine la nonna di Klara, la signora Sesemann, gentile e comprensiva, disposta ad ascoltare e dispensare ottimi consigli, è colei che sprona Heidi a imparare a leggere.
Questo romanzo è stato fonte di ispirazione per moltissimi film e
cartoni animati. Il mio preferito in assoluto (e in realtà l'unico che abbia mai guardato, perché tutto il resto non può minimamente competere, parlo quantomeno di ricordi) è il cartone di fine anni '70, quello che mi ha tenuto compagnia per tutta l'infanzia, quello con i disegni in 2d che si vedono anche sull'immagine di copertina del libro.
La storia non può che essere definita come una
favola, c'è il
lieto fine, e per il suo raggiugimento un ruolo fondamentale è giocato dal "buon Dio" che ascolta le preghiere di Heidi e degli altri personaggi. La
componente religiosa nel libro, a differenza del cartone animato, è preponderante, tutto è permeato dalla stessa. La nonna di Klara esorata la piccola Heidi a pregare e a confidarsi con Dio tanto più quando non può farlo con le persone; altro esempio è il libro che la signora regala ad Heidi, come premio per aver imparato a leggere, un libro illustrato con tante storie, la preferita della piccola ha per protagonista un pastorello, e altro non è che la parobola del figlio al prodigo. Oppure la nonna di Peter adora farsi leggere da Heidi il libro degli inni, un libro di preghiere che riempiono in cuore di gioia. Infine la piccola Heidi mette moltissimo fervore nelle preghiere e lo trasmette poi anche al nonno e a Klara.
Ci sono anche altre differeze tra il libro e il cartone animato, tra queste l'assenza del cane Nebbia nel libro e il fatto che nel libro la signorina Rottenmeir non si reca sulle Alpi.
E' un libro bello, dolce, profondo, che parla di felicità e di amicizia, di infanzia e di nonni. Un libro che, contestualizzando anche l'epoca di pubblicazione scrittura, pone l'accento sull'importanza di imparare a leggere e andare a scuola (cose che noi oggi diamo assolutamente per scontate, ma che non erano tali a fine '800 e primi decenni del '900 e che, purtroppo, in altre parti del mondo non lo sono ancora oggi, soprattutto per le bambine e per i più poveri) e sull'influenza divina nella vita quotidiana.
Un libro che consiglio a tutti perché permette di tornare un po' bambini, almeno a chi, come me è cresciuto con il cartone animato. Il personaggio della piccola Heidi entra nel cuore e molti adulti dovrebbero imparare da lei, dalla sua sincerità e bontà.
Voi lo avete letto? Conoscete il cartone animato? Fatemi sapere