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venerdì 24 maggio 2019

PICCOLI SUICIDI TRA AMICI - ARTO PAASILINNA

TITOLO: Piccoli suicidi tra amici
AUTORE: Arto Paasilinna - traduzione di Maria Antonietta Ianella e Nicola Rainò
EDITORE: Iperborea
PAGINE: 272
PREZZO: € 17,00
GENERE: letteratura finnlandese
LUOGHI VISITATI: (principalmente) Finlandia
acquistabile su amazon: qui (link affiliato)



Ci sono momenti in cui i ripetuti insuccessi, un matrimonio a rotoli, lo stress, la solitudine sembrano davvero troppo per conservare la voglia di vivere: non è meglio farla finita e andarsene da questo mondo che pare sempre meno “un luogo adatto all’uomo”? Seduto sui gradini di casa con una bottiglia di birra in mano, il direttore Onni Rellonen, imprenditore fallito, decide di dire basta a “quel suo vivacchiare privo di senso”. Ma cosa succede se il fienile scelto per “il botto finale” è già occupato da un colonnello a riposo risoluto a mettere fine ai suoi giorni? Non ci saranno anche molti altri nelle stesse condizioni, con cui varrebbe la pena di spartire timori, rischi e spese, per un dignitoso suicidio collettivo? E così, caricati sulla Saetta della Morte, lussuoso pullman dotato dei più desiderabili comfort, trentatré selezionati aspiranti suicidi partono per un viaggio che li porterà da un capo all’altro dell’Europa alla ricerca del migliore strapiombo da cui lanciarsi nel vuoto. Sotto il comando del colonnello Kemppainen, frustrato da un’epoca “così profondamente pacifica”, con l’assistenza di Rellonen e della fidata vicepreside Helena Puusaari, conturbante trentacinquenne dai capelli rossi con l’hobby di struggenti passeggiate nei cimiteri, la Libera Associazione Morituri Anonimi raccoglie i più disparati e folli personaggi, decisi, come il Vatanen dell’Anno della Lepre, a tagliare tutti i legami di un’esistenza che li ha delusi e maltrattati, per la libera avventura di un fatale Grand Tour, che diventerà presto il più gioioso manifesto della voglia di vivere. Dalle falesie di Capo Nord ai burroni del Furka, fino all’estrema punta dell’Algarve, tra spericolate avventure, amicizie, solidarietà e nuovi amori, la banda degli apprendisti suicidi sarà immancabilmente raggiunta dall’irriducibile nemico da cui ha tentato di fuggire: la vita.

 Il romanzo è tutto nella quarta di copertina:  è un libro con una trama "semplice", non ci sono colpi scena, fin dall'inizio, sempre che leggiate (come ho fatto io, almeno in questo caso) la trama, sapete cosa accadrà e che ci sarà un "lieto fine". 
Ai primi protagonisti Onni Rellonen e il colonello Kemppainen e, aggiungerei subito, la loro aiutante  Helena Puusaari,  ognuno mosso dalle proprie disgrazie desidera farla decidono di cercare altri sventurati con un annuncio sul giornale; così man mano si aggiungono nuovi aspiranti suicidi; ognuno con un vissuto pesante che li spinge verso la morte come unica possibile soluzione. Fallimenti, economici e sentimentali, solitudine, debiti, depressione (ma anche semplice curiosità) i fattori che spingono questo gruppo di persone a riunirsi ed organizzarsi per tentare un suicidio collettivo.

Surreale e tragicomico, Paasilinna affronta  un argomento forte e importante con ironia, spesso un sorriso lo strappa.
"... Un caso banale aveva salvato la vita a quei due pezzi d'uomo. Fallire un suicidio non è poi la cosa più tragica al mondo: non si può riuscire sempre in tutto."
La sua scrittura mi è piaciuta molto e voglio assolutamente approfondire la sua conoscenza; ho acquistato il libro senza sapere nulla né della trama né dell'autore, lasciandomi ammaliare solo dal titolo:  soddisfatta. 
Si incontrano delle difficoltà nella lettura dovute ai nomi sia di persona che di luoghi (ho avuto alcuni problemi anche ad orientarmi nello spazio data la mia scarsissima conoscenza della geografia Finlandese e in generale dei Paesi Nordici) perché correttamente sono stati mantenuti in lingua originale. Da sottolineare le bellissime descrizioni della natura fredda e selvaggia di questi paesi.

Questo libro insegna che assieme i problemi sembrano meno gravi e grandi e le cose possono risolversi o quantomeno migliorarsi; alcune situazioni sono davvero tragiche ma la maggior parte sono risolvibili tanto più con un po' di incoraggiamento e di sostegno reciproco da parte di chi condivide gli stessi problemi e le stesse paure e pensa alla stessa, definitiva, soluzione.
A conclusione del romanzo c'è una postfazione di Diego Marani (scrittore e linguista presso la Comunità Europea, dove si occupa di cultura e multilinguismo) dove troviamo brevi riepiloghi del romanzo ma anche approfondimenti (o meglio spiegazioni e spunti di approfondimento) di Paasilinna in generale come autore e di altri suoi scritti, ma anche sulla cultura finlandese.

E' stata una bellissima scoperta che non posso che consigliarvi.
Voi cosa mi consigliate di questo autore?