venerdì 26 aprile 2024

CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA di GABRIEL GARCÌA MARQUEZ

TITOLO: Cronaca di una morte annunciata
AUTORE: Gabriel Garcìa Marquez traduzione di: Dario Puccini
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 132
PREZZO: € 12,50
GENERE: letteratura colombiana, letteratura sudamericana, libri brevi
LUOGHI VISITATI: Colombia
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Lettura stupefacente: ho preso in mano il libro senza grandi aspettative, quasi priva di interesse perché conoscevo già la storia per aver tantissimo sentito parlare (bene) del libro sia perché tutto sommato la trama è semplicissima e quello che accade noi lo sappiamo già. Ma leggere il libro è tutta un'altra cosa pur già conoscendolo! Quindi se come me sapete (o pensate di sapere) già tutto, fatevi il favore di leggerlo merita davvero tanto.

La trama di base è semplicissima: un uomo, Santiago Nazar verrà ucciso dai fratelli Vicario per vendicare un delitto d’onore, tutti lo sanno ma nessuno fa niente per impedirlo.

Abbiamo un io narrate che torna nella città natale di Santiago tanti anni dopo il fatto e ricostruisce quella fatidica giornata, e come dice il titolo è appunto una cronaca dove si dà conto di tutto ciò che accadde, il narratore intervista e ascolta tante persone, è anche lui del luogo e conosce tutti dalla vittima ai carnefici passando per il resto della comunità che è rimasta inerme. Dall’alba i fratelli Vicario vanno in giro dicendo di voler uccidere Santiago Nazar ma nessuno fa o dice nulla, anzitutto perché i delitti d’onore sono cosa buona e giusta (tanto che gli assassini verranno assolti) e poi perché nessuno li prende sul serio: c’è chi le ritiene chiacchere da ubriachi o spacconerie tanto più che vittima e carnefici appartengono a due classi sociali diverse, Nazar è un ricco proprietario terriero quindi una sorta di intoccabile… Ma per una serie di ragioni, coincidenze e casualità invece il fatto si concretizza.

Il racconto è un mezzo per denunciare una società machista, maschilista e patriarcale, una società dove ricorrere al delitto d’onore è possibile e doveroso (ma ricordiamoci che fino agli anni ’80 in Italia esisteva il “matrimonio riparatore”) ed è anche un modo per rendere giustizia ad un caro amico Cayetano Gentile ucciso in un delitto d’onore.

È un libro breve, intenso, che si legge in poche ore (io l’ho letto tutto in un giorno, praticamente in un pomeriggio) è un libro corale, ci sono tanti personaggi, tutto il paese è partecipe del dramma che andrà a compiersi, tutti in qualche modo sono protagonisti, è un dramma comunitario e sociale, molte le persone che a distanza di decenni ricorderanno quella giornata con l’io narrante quando li incontra per ricostruire l’accaduto; ma la voce narrante è una soltanto una quella del nostro narratore scrittore che ricostruisce la vicenda. Resterà il dubbio circa la “colpevolezza” di Santiago, non verrà svelato questo particolare perché la custode del segreto non lo fa e quindi non possiamo conoscere la verità essendo una cronaca, una ricostruzione di fatti.

Si tratta del mio primo approccio a Marquez, sicuramente voglio approfondire la conoscenza già mi aspettano in libreria Cent’anni di solitudine e L’amore ai tempi del colera.

Vi aspetto nei commenti per sapere se lo avete letto (altrimenti fatevi questo regalo) e cos’altro mi consigliate di Marquez.


venerdì 19 aprile 2024

MISS POTTER - FILM

TITOLO: Miss Potter
 REGISTA: Chris Noonan
ATTORI PRINCIPALI: Renée Zellweger
DURATA: 92 min
GENERE: film biografico
AMBIENTAZIONE: Inghilterra dei primi '900


Beatrix Potter è un illustratrice e scrittrice per l’infanzia le sue storie sono famosissime e le voglio assolutamente recuperare anche per Giulia - aspetto che sia un pochino più grande nel senso che mi distrugga le pagine - oltre che per me naturalmente. Hanno per protagonisti animali antroporfizzati come il famosissimo Peter il Coniglio e sono accompagnate da splendidi disegni. Il tratto di Potter è fiabesco sono acquarelli dolcissimi e bellissimi almeno per i miei gusti, che trasmettono un senso di pace.

Beatrix è una grande sognatrice e si lascia guidare dai propri sogni, nonostante le avversità e gli intralci; non ha avuto una vita facilissima ostacolata dalla famiglia (soprattutto dalla madre) e dell’epoca ma anche proprio dalla vita in sé, il destino (chiamatelo come volete) non è stato clemente togliendogli un importante fetta per la felicità ma ha comunque proseguito la sua strada lasciandoci tanti insegnamenti preziosi oltre a opere d’arte meravigliose.

Veniamo alla storia raccontata nel film: incontriamo una Beatrix alla soglia dei trent’anni che gira per vari editori portandosi appresso i suoi amici e le sue storie, cerca qualcuno che le pubblichi. Alla fine i fratelli Warne della Frederick Warne & C. decidono di pubblicare Il racconto di Peter Coniglio, più per gioco senza avere reali aspettative. Non solo ma affidano il progetto editoriale al fratello minore Norman alla sua primissima esperienza lavorativa, come si dice prendono due piccioni con una fava accontentano Beatrix o meglio sfruttano il suo libro (su cui non puntano minimante) per accontentare Norman che vuole lavorare nell’azienda di famiglia invece di rimanere a casa a far compagnia alla madre. Presto Beatrix e Norman capiscono il “gioco” dei fratelli Warne e fanno squadra riuscendo egregiamente nel lavoro. Il libro avrà un successo incredibile e sarà Norman a proporre a Beatrix di continuare la collaborazione e pubblicare altre storie.

Tra i due si crea un forte legame che si tramuta in amore, la famiglia di Potter però è contraria al matrimonio e Beatrix andrà a vivere da sola, grazie al suo lavoro può mantenersi e molto di più. Molto interessante è anche la figura Millie, la della sorella ancora nubile di Norman: le due diventano grandissime amiche. Come accennato prima la vita di Beatrix non sarà sempre facile e perderà un importante fetta di felicità, ma non si fa abbattere neanche in questo caso e continua la sua attività ritirandosi in campagna dove acquista una fattoria e si interessa e si batterà per la tutela dell’ambiente. Il film oltre a edulcorare le vicende e sintetizzarle si concentra principalmente sull’attività di scrittrice e sulla storia d’amore con Norman.

Nel film le vicende sono stata un pochino romanzate, edulcorate perché ci sono delle imprecisioni storiche che in qualche modo romanticizzano la storia e fanno presagire fini più lieti.  È in ogni caso un film molto interessante sotto molti punti di vista: in primo luogo ci presenta una donna fortissima, caparbia e determinata che non si lascia schiacciare o soverchiare dalla società e dalla famiglia, che ha il coraggio di scegliere per se stessa, di non piegarsi a convenzioni sociali, e ricordiamoci che siamo agli inizi del ‘900. Poi offre un quadro storico interessante della vita nella tarda età vittoriana anche con riguardo alle aspettative della società soprattutto sulle donne e il loro ruolo, e sull’editoria e su una nascente consapevolezza e desiderio di tutelare la natura e il mondo che ci circonda.

Beatrix Potter è ricordata e conosciuta (da me per prima) soprattutto per le storie per l’infanzia ma ha fatto molto altro nella sua vita in particolare è stata anche una naturalista e si è battuta, con un grande dispendio di tempo e di risorse, per la salvaguardia dell’ambiente. La sua stessa vita è a mio parare un importante esempio di emancipazione e di coraggio.

Fatemi sapere se avete visto il film.


venerdì 12 aprile 2024

IL PORTO PROIBITO di RADICE e TURCONI

TITOLO: Il porto proibito
AUTORE: Teresa Radice e Stefano Turconi (disegni)
EDITORE: Bao Publishing
PAGINE: 319
PREZZO: € 27
GENERE: graphic novel, letteratura italiana
LUOGHI VISITATI: Inghilterra seconda metà '800
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Oggi parliamo di un grapich novel o fumetto che è qualcosa che non si vede spesso sulle mie pagine perché non ne leggo molti anche se vorrei approfondire, diciamo che la mia difficoltà maggiore, tra virgolette, con i graphic novel è che la storia non è data solo dal testo, non si leggono solo le parole ma anche e soprattutto le immagini, mi sono abituata a una lettura “veloce” invece le immagini, i disegni richiedono tempo e attenzione – secondo me molto più che la parola scritta.

Questo grapich novel è davvero bello e delicato.

Iniziamo parlando dei disegni che in questo caso rispondono pienamente al mio gusto personale: sono disegni realistici pur rimanendo disegno, stile quasi cartone animato (in questa valutazioni mi sono forse fatta condizionare dall’aver letto che i due hanno lavorato per la Disney), non imitano la fotografia, non sono stilizzati ma sono disegni realistici, veritieri in stile cartone animato se devo fare un paragone mi viene in mente Lady Oscar o Sissi. Principalmente in bianco e nero, ma con delle tavole colorate e poi delle magnifiche tavole di approfondimento e studio legate al mondo di ambientazione della storia.

La storia narrata è dolce e malinconica con un tocco di sovrannaturale, quasi una favola moderna.

 

Inizi dell’800 in Siam un ragazzo viene ripescato dal mare, è un naufrago, non ricorda nulla a parte il suo nome. Abel viene preso a bordo di una nave della Marina Britannica l’Explorer visto che a trovarlo è stato il neo promosso capitano William Roberts. L’Explorer ha appena subito un tradimento, il capitano Stevenson è scomparso senza lasciare tracce e con lui un importante tesoro. Il clima a bordo non è dei migliori ma pian piano Abel riuscirà a entrare nei cuori della ciurma, probabilmente è stato un mozzo perché sulla nave sa muoversi e lavorare molto bene e farà ritorno in Inghilterra sbarcando a Playmouth.

Sulla via del ritorno vede in mare un luogo, una sorta di miraggio potremmo dire che viene chiamato “il porto proibito” e un vecchio marinaio gli dice che solo pochi eletti lo possono vedere; senza sapere perché e cosa significa Abel è fra questi. Una volta tornato in patria la memoria non torna momentaneamente vive presso le sorelle Stevenson (figlie del capitano scomparso) che lo accolgono come fosse un fratello, le ragazze gestiscono una locanda e anche grazie a loro farà amicizia con Rebecca la tenutaria del bordello Pillar.  Sarà grazie a questa amicizia che Abel troverà la sua missione: tornare in mare per svelare la verità sulla scomparsa di Stevenson.

È una storia d’amore sotto molti punti di vista e di coraggio e determinazione, ma anche di vendette e tradimenti.

Voglio leggere altro di questi due autori, ci sono due grapich novel dedicate alla ragazze del Pillar di Playmouth e uno che parla della campagna di Russia durante la seconda guerra mondiale.

Vi aspetto nei commenti per sapere se avete letto questo grapich novel o altri di questi autori e cosa mi consigliate.


venerdì 5 aprile 2024

IL GENIO DEGLI UCCELLI di JENNIFER ACKERMAN

TITOLO: Il Genio degli Uccelli
AUTORE: Jennifer Ackerman         traduzione di: Milena Zemira Ciccimarra
EDITORE: La nave di Teseo
PAGINE: 624
PREZZO: € 17
GENERE: letteratura americana, saggio
LUOGHI VISITATI: diversi in giro per il mondo inseguendo le peculiarità aviarie
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Il genio degli uccelli è un saggio della naturalista ed ornitologa Jennifer Ackerman dove si esamina l’intelligenza (il genio appunto) degli uccelli secondo alcune macro categorie quali le caratteristiche fisiche e chimiche del cervello aviario, le doti canore, le doti sociali, le doti artistiche, le doti di navigazione/orientamento nello spazio, le doti tecniche e la capacità di adattamento.

“In questo libro, il genio è inteso come la capacità di sapere che cosa stai facendo, di “cogliere” il tuo ambiente circostante, comprendere le cose e scoprire come risolvere i problemi. In altre parole, è un’attitudine ad affrontare le sfide ambientali e sociali con acume e flessibilità, un talento che molti uccelli sembrano possedere in abbondanza. Spesso questo implica fare qualcosa di innovativo, qualcosa di nuovo, come approfittare di una nuova fonte di cibo, o imparare a sfruttarla.

Questo libro è un tentativo di comprendere i differenti tipi di ingegno che hanno garantito agli uccelli un così grande successo evolutivo, e il modo in cui sono emersi. È una sorta di viaggio, che si avventura in luoghi lontani quali la Barbados e il Borneo, e vicinissimo come il giardino di casa mia (non c’è bisogno di recarsi in località esotiche o di vedere specie esotiche per constatare l’intelligenza degli uccelli: è ovunque attorno a noi, dalle mangiatoie per uccellini ai parchi di paese, alle strade delle città ai cieli). È anche un viaggio nel cervello degli uccelli, fino alle cellule e alle molecole che generano il loro pensiero, e a volte anche il nostro. […] Il cosiddetto uomo comune del mondo aviario mi interessa tanto quanto gli Einstein. Avrei potuto scegliere altre specie, come protagoniste del mio libro, ma ho scelto queste per un semplice motivo: hanno grandi storie da raccontare, storie che chiariscono cosa succede probabilmente nella mente di un uccello mentre risolve i problemi attorno a sé, e che forse possono gettare luce su cosa succede nelle nostre menti. Tutti questi uccelli ci sollecitano a riflettere in maniera inedita su cosa significa essere intelligenti.”

È un saggio scientifico ma godibile anche da chi non è ornitologo o naturalista, è alla portata di tutti i lettori grazie a una narrazione piuttosto agevole e leggera coniugata alla spiegazione di tutto il lavoro scientifico e di ricerca che viene citato e dai costanti paragoni tra gli uccelli e altri animali, compreso l’uomo (nonché le branche scientifiche come psicologia e neuroscienze proprie degli esseri umani).

Nel testo si analizza il cervello aviario sia da un punto di vista fisico-chimico sia dal punto di vista delle capacità in relazione o per compiere varie attività. Ci si interroga sul perché di certi comportamenti degli uccelli e sul dove “peschino” le loro abilità. Ci si interroga sulle differenze nell’intelligenza e nelle capacità degli uccelli riscontrate non solo tra specie diverse ma anche tra volatili della stessa specie; e si parla anche di individualità/personalità dei singoli uccelli.

Non mancano le curiosità, ce ne sono davvero tantissime ad esempio scopriamo che alcuni uccellini hanno imparato a cibarsi dello zucchero contenuto nelle bustine che si trovano nei tavoli all’aperto dei bar, ci sono uccelli che sanno riconoscere diverse corrente artistiche, altri che sanno abbaiare oppure, ancora, dei pappagalli tornati in natura hanno insegnato le parolacce agli altri.

Vengono citati non solo tanti uccelli e tanti esperimenti e studi e un’idea può essere quella di googlare magari le cose più curiose e o interessanti che leggiamo; può essere un modo per approcciarsi al mondo dell’ornitologia ma anche per guardare fuori dalla nostra finestra con maggior consapevolezza.

Io da sempre sostengo che la natura e gli animali siano migliori dell’uomo e leggendo questo libro ne ho avuto – ancora una volta – conferma. La sua lettura accresce la sensibilità verso il mondo esterno ma resterà col lettore: basterà osservare la natura che ci circonda per vedere degli uccelli e porsi delle domande di cui si trova risposta nel libro, a tutti è capitato di sentire cantare un uccello ma ci siamo mai fermati a chiederci come fanno a produrre i suoni e che funzioni svolgono? Queste sono il tipo di domanda le cui risposte si trovano nel libro di Ackerman.

Trovo sia un libro perfetto per chi come me ama la natura e gli animali, è come leggere un documentario, non fatevi spaventare dalla mole.

Non posso che condividere le parole di Ackerman:

“…la mia speranza è che quando finirete di leggere queste pagine, la cincia e il corvo, il mimo e il passero, vi appariranno infine sotto una luce un po’ diversa, ovvero più simili ai brillanti compagni di viaggio su questa terra che in effetti sono: creature intraprendenti, creative, astute, giocose e scaltre, che comunicano tra loro con “accenti” diversi, prendono complicate decisioni di navigazione senza bisogno di chiedere indicazioni, ricordano dove hanno messo qualcosa usando determinati punti di riferimento e la geometria, rubano soldi e sottraggono cibo e sono in grado di comprendere lo stato mentale di un altro soggetto.”