Beatrix Potter è un illustratrice e scrittrice per
l’infanzia le sue storie sono famosissime e le voglio assolutamente recuperare
anche per Giulia - aspetto che sia un pochino più grande nel senso che mi
distrugga le pagine - oltre che per me naturalmente. Hanno per protagonisti
animali antroporfizzati come il famosissimo Peter il Coniglio e sono accompagnate
da splendidi disegni. Il tratto di Potter è fiabesco sono acquarelli dolcissimi
e bellissimi almeno per i miei gusti, che trasmettono un senso di pace.
Beatrix è una grande sognatrice e si lascia guidare dai
propri sogni, nonostante le avversità e gli intralci; non ha avuto una vita
facilissima ostacolata dalla famiglia (soprattutto dalla madre) e dell’epoca ma
anche proprio dalla vita in sé, il destino (chiamatelo come volete) non è stato
clemente togliendogli un importante fetta per la felicità ma ha comunque
proseguito la sua strada lasciandoci tanti insegnamenti preziosi oltre a opere
d’arte meravigliose.
Veniamo alla storia raccontata nel film: incontriamo una
Beatrix alla soglia dei trent’anni che gira per vari editori portandosi
appresso i suoi amici e le sue storie, cerca qualcuno che le pubblichi. Alla
fine i fratelli Warne della Frederick Warne & C. decidono di pubblicare Il
racconto di Peter Coniglio, più per gioco senza avere reali aspettative. Non
solo ma affidano il progetto editoriale al fratello minore Norman alla sua
primissima esperienza lavorativa, come si dice prendono due piccioni con una
fava accontentano Beatrix o meglio sfruttano il suo libro (su cui non puntano
minimante) per accontentare Norman che vuole lavorare nell’azienda di famiglia
invece di rimanere a casa a far compagnia alla madre. Presto Beatrix e Norman
capiscono il “gioco” dei fratelli Warne e fanno squadra riuscendo egregiamente
nel lavoro. Il libro avrà un successo incredibile e sarà Norman a proporre a
Beatrix di continuare la collaborazione e pubblicare altre storie.
Tra i due si crea un forte legame che si tramuta in amore,
la famiglia di Potter però è contraria al matrimonio e Beatrix andrà a vivere
da sola, grazie al suo lavoro può mantenersi e molto di più. Molto interessante
è anche la figura Millie, la della sorella ancora nubile di Norman: le due
diventano grandissime amiche. Come accennato prima la vita di Beatrix non sarà
sempre facile e perderà un importante fetta di felicità, ma non si fa abbattere
neanche in questo caso e continua la sua attività ritirandosi in campagna dove
acquista una fattoria e si interessa e si batterà per la tutela dell’ambiente.
Il film oltre a edulcorare le vicende e sintetizzarle si concentra
principalmente sull’attività di scrittrice e sulla storia d’amore con Norman.
Nel film le vicende sono stata un pochino romanzate, edulcorate
perché ci sono delle imprecisioni storiche che in qualche modo romanticizzano
la storia e fanno presagire fini più lieti.
È in ogni caso un film molto interessante sotto molti punti di vista: in
primo luogo ci presenta una donna fortissima, caparbia e determinata che non si
lascia schiacciare o soverchiare dalla società e dalla famiglia, che ha il
coraggio di scegliere per se stessa, di non piegarsi a convenzioni sociali, e
ricordiamoci che siamo agli inizi del ‘900. Poi offre un quadro storico
interessante della vita nella tarda età vittoriana anche con riguardo alle
aspettative della società soprattutto sulle donne e il loro ruolo, e sull’editoria
e su una nascente consapevolezza e desiderio di tutelare la natura e il mondo
che ci circonda.
Beatrix Potter è ricordata e conosciuta (da me per prima)
soprattutto per le storie per l’infanzia ma ha fatto molto altro nella sua vita
in particolare è stata anche una naturalista e si è battuta, con un grande
dispendio di tempo e di risorse, per la salvaguardia dell’ambiente. La sua
stessa vita è a mio parare un importante esempio di emancipazione e di
coraggio.
Fatemi sapere se avete visto il film.
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