AUTORE: Gabriel Garcìa Marquez traduzione di: Dario Puccini
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 132
PREZZO: € 12,50
GENERE: letteratura colombiana, letteratura sudamericana, libri brevi
LUOGHI VISITATI: Colombia
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Lettura stupefacente: ho preso in mano il libro senza grandi
aspettative, quasi priva di interesse perché conoscevo già la storia per aver
tantissimo sentito parlare (bene) del libro sia perché tutto sommato la trama è
semplicissima e quello che accade noi lo sappiamo già. Ma leggere il libro è
tutta un'altra cosa pur già conoscendolo! Quindi se come me sapete (o pensate
di sapere) già tutto, fatevi il favore di leggerlo merita davvero tanto.
La trama di base è semplicissima: un uomo, Santiago Nazar
verrà ucciso dai fratelli Vicario per vendicare un delitto d’onore, tutti lo
sanno ma nessuno fa niente per impedirlo.
Abbiamo un io narrate che torna nella città natale di
Santiago tanti anni dopo il fatto e ricostruisce quella fatidica giornata, e
come dice il titolo è appunto una cronaca dove si dà conto di tutto ciò che
accadde, il narratore intervista e ascolta tante persone, è anche lui del luogo
e conosce tutti dalla vittima ai carnefici passando per il resto della comunità
che è rimasta inerme. Dall’alba i fratelli Vicario vanno in giro dicendo di
voler uccidere Santiago Nazar ma nessuno fa o dice nulla, anzitutto perché i
delitti d’onore sono cosa buona e giusta (tanto che gli assassini verranno
assolti) e poi perché nessuno li prende sul serio: c’è chi le ritiene
chiacchere da ubriachi o spacconerie tanto più che vittima e carnefici
appartengono a due classi sociali diverse, Nazar è un ricco proprietario
terriero quindi una sorta di intoccabile… Ma per una serie di ragioni,
coincidenze e casualità invece il fatto si concretizza.
Il racconto è un mezzo per denunciare una società machista,
maschilista e patriarcale, una società dove ricorrere al delitto d’onore è
possibile e doveroso (ma ricordiamoci che fino agli anni ’80 in Italia esisteva
il “matrimonio riparatore”) ed è anche un modo per rendere giustizia ad un caro
amico Cayetano Gentile ucciso in un delitto d’onore.
È un libro breve, intenso, che si legge in poche ore (io
l’ho letto tutto in un giorno, praticamente in un pomeriggio) è un libro
corale, ci sono tanti personaggi, tutto il paese è partecipe del dramma che
andrà a compiersi, tutti in qualche modo sono protagonisti, è un dramma
comunitario e sociale, molte le persone che a distanza di decenni ricorderanno
quella giornata con l’io narrante quando li incontra per ricostruire
l’accaduto; ma la voce narrante è una soltanto una quella del nostro narratore
scrittore che ricostruisce la vicenda. Resterà il dubbio circa la
“colpevolezza” di Santiago, non verrà svelato questo particolare perché la
custode del segreto non lo fa e quindi non possiamo conoscere la verità essendo
una cronaca, una ricostruzione di fatti.
Si tratta del mio primo approccio a Marquez, sicuramente
voglio approfondire la conoscenza già mi aspettano in libreria Cent’anni di
solitudine e L’amore ai tempi del colera.
Vi aspetto nei commenti per sapere se lo avete letto
(altrimenti fatevi questo regalo) e cos’altro mi consigliate di Marquez.
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