AUTORE: Marcello Simoni
EDITORE: Newton Compton Editori
PAGINE: 328
PREZZO: € 9,40
GENERE: letteratura italiana, thriller storico
LUOGHI VISITATI: nel corso del 1400 principalmente Firenze ed Alghero
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Attenzione possibili spoiler: secondo volume di una trilogia
Il libro è il secondo volume della “Secretum Saga” (al momento
composta da tre volumi) che ha come protagonista Tigrinus, un ladro gentiluomo,
legato da un particolare rapporto con Cosimo de Medici e con un misterioso
personaggio chiamato “Abate Nero” di cui il signore di Firenze è ossessionato.
In questo secondo capitolo le vicende e le avventure ruotano
attorno ad un tesoro nascosto in Spagna sulle cui tracce si sono messi già
molti uomini, tra cui il padre di Bianca, ma nessuno ha mai fatto ritorno. Tigrinus, fingendosi un mercante fiorentino si
reca ad Alghero per “acquistare” da un mercante ebreo la mappa che gli
permetterà di trovare il tesoro.
La narrazione è piuttosto articolata, non mancano intrighi e
complotti per mettere le mani su tesori nascosti, quello nascosto in Spagna ma
anche altri, e libri di alchimia.
Trattandosi di un serie ritroviamo i personaggi principali
che già avevamo conosciuto nel primo volume, a partire dal protagonista Tigrinus
sempre accompagnato dal suo amico e “aiutante” Caco, ritroviamo Bianca de
Brancacci e suo cugino Angelo Bruni; il capo di birri di Firenze Niccolò
Vitelli con il suo inseparabile cane Malacoda; e fa la sua comparsa una nuova
figura che muovendosi nell’ombra manovra molti fili della vita sociale e
politica di Firenze Fenizia Donati (i Donati sono stati un’importante e
influente famiglia fiorentina che si è posta in contrapposizione ai Medici,
penso che Fenizia sia un personaggio di invenzione).
Come nel primo volume tra i protagonisti c’è Cosimo de
Medici - il signore di Firenze ma anche grande appassionato di alchimia -
legato per motivi oscuri e personali al ladruncolo Tigrinus - molti della sua
cerchia si chiedono cosa spinga Cosimo a proteggere questo misero ladruncolo
senza famiglia (noi lettori lo sappiamo).
C’è una fitta rete di spie al servizio di Cosimo de Medici e
rimane l’interesse e l’attaccamento del signore di Firenze verso Tigrinus, che
spinge le persone vicine al Signore a chiedersi quale possa essere il rapporto
che li lega – chi ha letto il primo volume già lo conosce, chi legge solo
questo libro lo scoprirà ugualmente al suo interno - e la sua bramosia per
avere un libro “la Tavola di Smeraldo” un libro in possesso proprio del ladro.
Emerge così un aspetto molto comune del Tardo Medioevo e di cui lo stesso
Cosimo de Medici era molto appassionato: l’alchimia.
Un thriller storico dove la tensione non manca e tiene il
lettore incolato alle pagine. L’espediente è quello di narrare le vicende dei
vari personaggi alternandoli, alternando così anche i luoghi in cui si svolge
la narrazione - Firenze, Alghero, la Francia i principali – interrompendo
spesso la narrazione in un momento saliente per passare a riprendere le fila di
un'altra parte del racconto che si era interrotto precedentemente.
Il viaggio nella storia è dato anche dall’utilizzo di
espressioni e di vocaboli tipici di fine ‘400, usi, costumi e modo di pensare
vengono ricostruiti alla perfezione. In questo volume particolare attenzione è
riservata alla città di Alghero e al commercio di corallo, alla presenza di una
importante e fiorente comunità ebraica nella città che si trova sotto il
dominio aragonese; mentre a Firenze emerge la presenza e il notevole potere di
congregazioni religiose capaci di influenzare la vita politica e commerciale
della città. La contestualizzazione storica è perfetta, sembra di fare un
viaggio nel tempo ed essere spettatori delle varie scene.
Anche se questo libro penso possa essere letto da solo,
consiglio di recuperare l’intera saga. Si tratta di volumi coinvolgenti, dove è
molto forte la parte di suspence ma è impeccabile anche la ricostruzione
storica. Tigrinus vive delle avventure rocambolesche, non vedo l’ora di leggere
il terzo ed ultimo volume.
Conoscete Marcello Simoni? Cosa avete letto di suo?