TITOLO: Dirty Dancing
GENERE: commedia romantica
AMBIENTAZIONE: USA anni '60
È uno dei miei film preferiti che ho visto e rivisto svariate volte. Mi ricorda moltissimo settembre sarà che la scena finale del film è lo spettacolo di fine vacanze e per me fine vacanza significa settembre.
È una sorta di favola moderna con lieto fine e dolcissima: durante la vacanza estiva con la famiglia la giovane Baby si innamora dell’insegnante di ballo e metterà tutta se stessa per aiutarlo nel momento in cui è necessario dare una mano.
La trama si base su alcuni cliché:
un amore estivo sbocciato in vacanza dove la ragazza “bruttina” si innamora del
ragazzo più bello, lei di ottima famiglia e lui uno che tira a campare. Ma in
realtà c’è molto di più perché gli stessi personaggi sono molto altro, sono
sfaccettati e tridimensionali, non semplici caricature, è a mio parere un modo
anche per affrontare temi importanti e per spronare lo spettatore a riflettere.
Andiamo con ordine è l’estate del 1963 e la famiglia Houseman va in vacanza in un villaggio turistico tra le montagne, il padre è un rinomato medico, c’è poi la madre e le due figlie: “Baby” la nostra protagonista e la sorella maggiore Lisa. Le due ragazze non potrebbero essere più diverse Lisa è vanitosa e civettuola, bada molto alle apparenze e non disdegna affatto le attenzioni del loro cameriere personale Roby, un giovane studente di Yale. Invece Baby, o meglio Francis detta Baby, non è vanitosa ma nemmeno infantile, ha tanti interessi, in particolare i libri ed è impegnata a livello politico e sociale, vorrebbe cambiare il mondo e da grande sogna di lavorare dove ciò è possibile, vorrebbe entrare a fare parte dei Peace Corps (un’associazione di volontariato che si occupa soprattutto di aiutare i paesi sottosviluppati); ma anche lei ha un corteggiatore, Neil, il nipote del proprietario del villaggio, sicuramente un ottimo partito ma a Baby non interessa. Quando la conosciamo è così giovane, inesperta anche, e presa dai suoi interessi che ancora non riesce a concepire che nella sua vita possa trovare posto un uomo che non sia suo padre, con cui ha un rapporto meraviglioso (di fiducia, rispetto, condivisione reciproci). Baby è un personaggio molto interessante che nel corso della trama si evolve, matura pur mantenendosi fedele a se stesso.
Mentre passeggia per il villaggio Baby casualmente si ritrova ad una festa “privata” dove si ballano i “balli proibiti”: dopo il lavoro il personale si scatena con balli improvvisati e molto accattivanti e sensuali; alla festa ritrova Billy (il fattorino con cui ha fatto amicizia appena arrivati) che le presenta suo cugino Johnny, il bellissimo maestro di ballo, di cui tutte sono innamorate. Baby rimane affascinata da Johnny ma anche del mondo dei balli e inizia a frequentare la compagnia.
Johnny fa spesso coppia con Penny, la maestra di ballo, ma a differenza di quello che pensano tutti non fanno coppia nella vita sono solo grandi amici; i due maestri di ballo si devono esibire in albergo lì vicino ma quando Penny non potrà partecipare per motivi di salute sarà Baby a prendere il suo posto: Baby che non ha mai praticamente ballato in vita sua e il tempo per imparare è pochissimo. Tra i due scatta la scintilla…
Per me la scena più iconica del film è quella dove durante gli insegnamenti privati Johnny dice a Baby “Questo è il mio spazio, questo è il tuo. Tu non entri nel mio e io non entro nel tuo” è una frase che seppure con qualche adattamento io utilizzo anche nella vita quotidiana per rimarcare i miei spazi e ripenso sempre al film con molta simpatia.
Le vicende sono ben caratterizzate e rientrano negli schemi/archetipi sociali dell’epoca: abbiamo la famiglia Houseman che potremmo definire alto borghese e benestante e fondamentalmente ci si aspetta che le ragazze (Francis/Baby e Lisa) frequentino e poi sposino qualcuno della loro “classe”. Infatti il villaggio dove vanno in vacanza – di proprietà del signor Keller che deve la vita al dottor Houseman – ha come clienti proprio l’alta borghesia, la creme della società e assume come camerieri per la stagione estiva ragazzi di ottime famiglie che studiano in prestigiose università e che lavorano le estati per arrotondare, fare conoscenze e divertirsi, uno dei loro compiti è intrattenere gli ospiti (e magari le figlie degli ospiti) e proprio per queste ragioni i camerieri personali vengono appositamente scelti tra i ragazzi di buona famiglia. Baby assisterà ad una scena dove emerge tutto il classismo: il proprietario ricorda ai camerieri di buona famiglia che devono intrattenere, parlare, flirtare anche con le ospiti ma proibisce categoricamente ai ballerini di fare altrettanto e loro sono tutti appartenenti alla classe operaia.
È un film dove emergono forti le contraddizioni sociali, le discriminazioni non tanto di razza ma piuttosto di classe e di status e come dicevo prima ben rappresenta la società e le relative aspettative dei primi anni ’60.
Nessuno può mettere Baby in un angolo e tutti noi siamo Baby! Un film che va oltre la commedia romantica, una protagonista che crede nell’amicizia e nell’altruismo, nella necessità di aiutare il prossimo solo perché se ne ha la possibilità! È sicuramente ingenua e inesperta per certi aspetti ma dannatamente determinata e leale. Baby può insegnare molto a tutti noi.
Il film è uscito nel 1987 ed ha avuto un successo strepitoso ma paradossalmente non ha giovato alla carriera degli attori protagonisti che in qualche modo sono rimasti impantanati in questi personaggi e hanno poi faticato a trovare altre parti importanti. È una notizia curiosa, paradossale e anche spiacevole.
Infine ulteriore punto forte del film è la colonna sonora e le musiche che accompagnano la visione, la musica gioca un ruolo importante trattandosi di un film dove si balla, “(I’ve had) The Time of my live” il brano della scena finale ha vinto l’Oscar come miglior canzone.
Ho visto che esiste un Dirty Dancing 2 che però non ho mai visto anche perché ero indecisa se guardarlo o meno spesso i sequel “rovinano” il film originale. Ma ho scoperto che in realtà è qualcosa di diverso ma anche uguale cioè abbiamo una trama similare ma con ambientazione e personaggi diversi: nel secondo siamo a Cuba alla fine degli anni ’50 quindi è molto probabile che se dovessi trovarlo su qualche piattaforma streaming lo guarderò.
Vi aspetto nei commenti per sapere se avete visto Dirty Dancing e cosa ne pensate.