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sabato 31 ottobre 2020

GLI INCUBI DI BALTIMORA di EDGAR ALLAN POE

TITOLO: Gli incubi di Baltimora
AUTORE: Edgar Allan Poe (traduzione adattata da quelle di Rodolfo Arbib e Baccio Emanule Maineri)
EDITORE: Alter Ego Edizioni collana Gli Eletti
PAGINE: 107
PREZZO: € 3,90
GENERE: letteratura gotica e dell'orrore - letteratura americana
LUOGHI VISITATI:indefiniti

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Quest’anno ho deciso di fare una lettura “a tema” per prepararmi alla notte più spaventosa dell’anno. La mia scelta è ricaduta su “Gli incubi di Baltimora” un libricino edito AlterEgo Edizioni che raccoglie cinque racconti di Edgar Allan Poe - colui che ha inventato tutto dato che è considerato il padre della letteratura dell’orrore, del giallo psicologico e del racconto poliziesco. 

È stato il mio primo approccio a Poe ma anche al genere horror.

Come dicevo in questo libretto sono contenuti cinque racconti: Il crollo della casa degli Usher, Il cuore rivelatore, Il pozzo e il pendolo, Hop-Frog, Berenice.

Di ambientazione incerta, per alcuni è possibile la vecchia Europa per la presenza di corti, di re e di castelli. Ad eccezione di Hop-frog i racconti sono tutti narrati in prima persona.

Assolutamente gotici, inquietanti e horror, pieni di mistero, apparizioni, visioni, spettri. Non è ben chiaro se siano eventi “reali” oppure frutto delle fantasie del protagonista, una sorta di scherzo della mente (e delle sue ansie e disturbi) che gli fa credere di vedere o sentire, quasi sognare ad occhi aperti senza essere in grado di discernere tra realtà e fantasia. C’è un’approfondita analisi psicologica dell’io voce narrante. Le informazioni che Poe fornisce al lettore sono minime se non scarse, solo quanto strettamente indispensabile ai fini della narrazione, narrazione che è incentrata sull’analisi psicologica e sul creare tensione e orrore.

Il linguaggio è aulico, ricercato e forbito, va ricordato che sono stati scritti nella prima metà dell’800 e anche la traduzione è “d’epoca” perché in quest’edizione si tratta di un adattamento di quella fatta a fine Ottocento.

La selezione di racconti presente in questa raccolta è piuttosto varia perché i racconti raccolti sono espressione delle varie tematiche o meglio delle diverse impostazioni con cui Poe ricostruisce e genera smarrimento/ansia/terrore ed orrore nel lettore.

Il mio preferito è Hop-Frog un racconto brevissimo, prevedibile anche, sadico più che horror. Mi sono piaciuti molto anche Il pozzo e il pendolo (ambientato ai tempi dell’Inquisizione a Toledo, un protagonista ingegnoso e fortunato) e Il cuore rivelatore (che narra dell’assassinio di un vecchio da parte dello stesso omicida). Invece La caduta della casa degli Usher e Berenice mi sono piaciuti meno forse anche perché più lunghi e più ricchi di elementi sovrannaturali e di contesto nel senso di approfondimento della psiche del protagonista pur rimanendo tutto molto indefinito.

Poe è stato un autore prolifico ma soprattutto direi un personaggio eclettico e variegato e questo suo modo d’essere si è manifestato anche nelle sue opere, era appassionato di crittografia, occulto ed esoterismo. Vorrei approfondire la sua conoscenza con la lettura di un romanzo, in particolare uno di quelli che hanno per protagonista l’investigatore Dupin, poiché è considerato il padre del romanzo poliziesco, genere che rientra sicuramente nelle mie corde. Anche se mi affascina molto e non escludo di approcciarmi a qualche altra raccolta di racconti.

Aspetto vostri consigli su Poe ma anche sulle letture a tema Halloween.