AUTORE: Roald Dahl traduzione di:
EDITORE: Salani
PAGINE:
PREZZO: € 9,00
GENERE: letteratura inglese, letteratura per ragazzi
LUOGHI VISITATI: Inghilterra
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Le streghe di Roald Dahl è un libro per ragazzi ma i libri
non hanno età, non ci sono limiti per leggere o rileggere libri anche quando
questi tendenzialmente nascono per un pubblico più giovane. Leggere libri per
bambini e ragazzi da adulti permette chiavi di lettura diverse, più
approfondite anche grazie alle conoscenze più ampie di un lettore adulto.
Come ci dice il titolo oggetto del romanzo sono le
“streghe”, soggetto romanzesco molto diffuso sia nelle fiabe che altrove ma in
questo libro si parla di streghe in modo diverso dal solito e subito leggiamo:
“Nelle fiabe le streghe portano sempre ridicoli cappelli neri e neri mantelli, e volano a cavallo delle scope. Ma questa non è una fiaba: è delle STREGHE VERE che parleremo.”
Di per sé la storia è tanto semplice quanto inquietante e
drammatica.
Voce narrante è quella di un bambino che racconta in prima
persona la storia e si capisce fin da subito che qualcosa (e qualcosa di
importante) è successo! Le vicende si aprono con un evento tragico: un bambino
che rimane orfano di entrambi i genitori e quindi va a vivere in Norvegia con
la nonna.
“La nonna era una signora vecchissima e rugosa, imponente e massiccia, vestita di pizzo grigio”
Dai racconti che la nonna fa al nipotino emerge l’esistenza
una sorta di società segreta, composta dalla streghe, che ha una missione:
sterminare tutti i bambini, con una leader che va in giro per il mondo a
istruire e incitare le streghe del luogo a portare avanti l’incarico. Ma si
intuisce anche che a questa società segreta si contrappongono dei buoni che
cercano di neutralizzarla, i “fiutatori di streghe”: la nonna era una di queste
figure ora in pensione; ecco perché conosce tanto bene le streghe e racconta
tante storie al nipotino, per metterlo in guardia perché non tutti sono a
conoscenza di questa sorta di lotta tra il bene e il male. La nonna con i suoi
racconti istruisce il nipote, gli spiega le caratteristiche e le strategie
delle streghe ed è proprio grazie agli insegnamenti della nonna che il bambino riuscirà
ad evitare un incontro pericoloso.
“… le streghe non sono donne autentiche. Somigliano alle donne. Parlano come le donne. Si comportano come loro. Ma in realtà sono creature del tutto diverse, demoni in forma umana, ecco cosa sono! È per questo che hanno gli artigli, la testa calva, un naso bizzarro e gli occhi così strani. I piedi sono senza dita e hanno la saliva blu, blu mirtillo”
Ma la sorte ha in serbo per questo bambino speciale qualcosa
di diverso. Per tornare alla vita normale dopo la morte dei genitori, bambino e
nonna tornano in Inghilterra e qui durante una vacanza succederà l’irreparabile:
il nostro protagonista assisterà accidentalmente ad una riunione di streghe e
verrà utilizzato come cavia per provare l’ultimo metodo ideato per eliminare i
bambini. Ma il bambino non si perde d’animo e farà, come si dice, di necessità
virtù: sfrutterà a proprio vantaggio e a vantaggio dei buoni l’accaduto per
vendicarsi delle streghe. Sono i più piccoli e (apparentemente) insignificanti
che si prendono le sorti del mondo sulle spalle e lottano per cambiarlo. Una
sorta di favola nera dove però emerge tanto amore, tanto coraggio, la capacità
di adattarsi e soprattutto sfruttare al meglio gli ostacoli che la vita ci
mette di fronte. Insegna a non aver paura del diverso e di ciò che non si
conosce, il bambino ci insegna qualcosa di veramente profondo e importante, che
secondo me spesso ci dimentichiamo: «Non importa chi sei né che aspetto hai.
Basta che qualcuno ti ami».
È un libro piuttosto breve con una particolarità: l’assenza
dei nomi di persona, non conosciamo i nomi dei protagonisti, del bambino e
della nonna che per tutta la narrazione si chiamano semplicemente bambino e
nonna. Tutto questo rende la storia molto vaga e contribuisce a renderla ancor
più misteriosa e indefinita; è quasi una favola nera con del grottesco, del
macabro e dello spaventoso.
Da quel poco che lo conosco Dahl è un autore che gioca
moltissimo con la fantasia e la “magia” inserendola nelle sue opere, del resto
i bambini/ragazzi a cui sono principalmente rivolte le sue opere sono la
quintaessenza della fantasia e permettono anche a noi adulti di ritornare
bambini, inoltre hanno sempre una sorta di morale, di insegnamento che non
guasta nemmeno ai grandi.
Questo è stato il mio primo approccio a Dahl scritto, conosco
altre sue storie per averne visto l’adattamento cinematografico: La fabbrica
di cioccolato, la pesca gigante (anche se il titolo è qualcosa come James e la
pesca gigante) e soprattutto Matilde (rispetto al quale ho tanti bei ricordi, è
il primo film visto al cinema); mentre di Le Streghe non ho mai visto i film,
ce ne sono due e mi ispira molto quello con Anne Hathaway.
Il romanzo non l’ho letto con la voracità e l’entusiasmo che
mi aspettavo, per me è stata una rilettura - come si vede dalla mia copia era
stato un libro di narrativa delle vacanze estive delle medie - è un libro piacevole, che insegna anche a noi
adulti alcune verità che nella vita frenetica di tutti i giorni e nella vita
dell’apparire e dell’avere ci dimentichiamo. Voglio assolutamente approfondire
la conoscenza di Dahl scritto e non vedo l’ora di leggere Matilde che già mi
aspetta in libreria.
Avete letto questo libro? Cosa mi consigliate di Dahl?