venerdì 9 maggio 2025

LE CITTÀ INVISIBILI di ITALO CALVINO

TITOLO: Le città invisibili
AUTORE: Italo Calvino
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 166
PREZZO: € 12,50
GENERE: letteratura italiana



Le città invisibili di Calvino è un libro estremamente difficile da raccontare, almeno per me.

È un insieme di frammenti che raccontano di città, che si inseriscono Anzitutto abbiamo una cornice narrativa che vede Marco Polo raccontare a Kublai Kahn delle città che ha visto durante i suoi viaggi. Ogni capitolo si apre e si chiude con questa sovrastruttura, che si differenzia del resto del testo per essere in corsivo. Sono parti molto riflessive e ‘filosofeggianti’ perché poi i due si interrogano sul senso della vita e delle città.

I capitoli sono rappresentatati da un insieme di frammenti, di brevissimi racconti, poche pagine i più lunghi, solo pochi paragrafi la maggior parte, in cui vengono narrate delle città. Città immaginarie e immaginifiche, sognate e sognanti, città assolutamente fantasiose; ciascun frammento ci racconta di una città facendo perno su un suo aspetto peculiare che maggiormente la caratterizza. Un insieme di pezzetti di sogni, di immagini di città che non esistono ma che al tempo stesso contengono una e tutte le città del mondo.

 

“La città e la memoria.
All’uomo che cavalca lungamente per terreni selvatici viene desiderio d’una città. Finalmente giunge a Isidora, città dove i palazzi hanno scale a chiocciola incrostate di chiocciole marine, dove si fabbricano a regola d’arte cannocchiali e violini, dove quando il forestiero è incerto tra due donne ne incontra sempre una terza, dove le lotte dei galli degenerano in risse sanguinose tra gli scommettitori. A tutte queste cose egli pensava quando desiderava una città. Isidora è dunque la città dei suoi sogni: con una differenza. La città sognata conteneva lui giovane; a Isidora arriva in tarda età. Nella piazza c’è il muretto dei vecchi che guardano passare la gioventù; lui è seduto in fila con loro. I desideri sono già ricordi.”

 Il tutto è estremamente fantasioso e metaforico, la narrazione è praticamente priva di trama, è quasi una sorta di esperimento o esercizio di scrittura. Se da un lato però tutto è astratto e generico oltre che frutto della fantasia dall’altro ci permette in qualche modo di vedere in noi stessi, le città e la cornice narrativa ci porta a riflettere. È un libro in questo senso filosofico.

Devo dire che nonostante io preferisca di gran lunga i libri di trama (in generale) Calvino mi piace – è un pilastro della letteratura italiana del Novecento e devo certo dirlo io che merita di essere letto – nonostante almeno sulla carta le sue opere sono un po’ diverse dai miei gusti abituali. Questo è il secondo libro che leggo dopo Se una notte d’inverno un viaggiatore… anche questo un libro particolarissimo, quasi un ibrido tra un romanzo e una raccolta di racconti (un po’ come Città invisibili) però i racconti sono “lunghi” idealmente rappresentano degli incipit di altrettanti romanzi.

Il libro si apre con una fantastica presentazione della storia da parte dello stesso Calvino (tratta da un intervento che fece in un’università americana, inutile dire che voglio assolutamente recuperare Lezione Americane) che ci racconta sia come è nato questo libro sia più in generale il suo metodo di scrittura (argomenti che mi affascinano sempre tantissimo).

“Il libro è nato un pezzetto per volta, a intervalli anche lunghi, come poesie che mettevo sulla carta, seguendo le più varie ispirazioni. Io nello scrivere vado a serie: tengo tante cartelle dove metto le pagine che mi capita di scrivere, secondo le idee che mi girano per la testa, oppure soltanto appunti di cose che vorrei scrivere. Ho una cartella per gli oggetti, una cartella per gli animali, una per le persone, una cartella per i personaggi storici e un’altra per gli eroi della mitologia; ho una cartella sulle quattro stagioni e una sui cinque sensi; in una ho raccolto pagine sulle città e sui paesaggi della mia vita e in un’altra città immaginarie, fuori dallo spazio e dal tempo. Quando una cartella comincia a riempirsi di fogli, comincio a pensare al libro che ne posso tirar fuori.”

Infine in questa edizione Mondadori è presente anche una nota biografica intitolata “cronologia” caratterizzata dall’accompagnare i vari dati biografici con testo, con delle parole di Calvino stesso relativo a quel dato.

Sicuramente voglio approfondire la conoscenza, come dicevo prima Italo Calvino è un importantissimo autore italiano che nonostante io non sia una grande appassionata di letteratura italiana e nonostante i libri che ho letto finora siano piuttosto particolare, a me piace.

Fatemi sapere se lo conoscete e quali titoli mi consigliate di leggere.


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