TITOLO:
1Q84 Volume I
AUTORE: Haruki Murakami
traduzione di:
Giorgio Amitrano
EDITORE:
Einaudi
PAGINE:
PREZZO:
€ 26 (per l'intera opera in cofanetto edizione tascabile)
GENERE:
letteratura giapponese
LUOGHI VISITATI:
Tokyo 1984
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Primo approccio/incontro con Haruki Murakami, mostro sacro della letteratura giapponese contemporanea, che volevo avvicinare da tempo e dopo aver fatto tante ricerche per trovare il libro migliore con cui iniziare la sua conoscenza ho letto tutt’altro cioè 1Q84.
Un libro - o meglio una serie perché l’opera di compone di tre volumi ma oggi parliamo del primo - che mai mi sarei aspettata di amare, apparentemente distante dai miei gusti, parliamo fondamentalmente di un mondo parallelo e di creature con poteri soprannaturali, aspetti che sulla carta mi fanno pensare al fantasy e alla fantascienza due generi da cui non sono attratta. Fortunatamente mi sono approcciata al libro al buio, senza sapere nulla: se avessi saputo di cosa parlava probabilmente non mi sarei mai avvicinata perdendomi una storia meravigliosa ma anche un autore strepitoso. Murakami è un maestro del realismo magico o surrealismo (lo so che non sono la stessa cosa ma io li accomuno perché sostanzialmente miscelano la realtà con magia e altri aspetti soprannaturali, e il realismo magico mi fa pensare al sud America e non al Giappone).
Ma questa storia è molto altro, tratta molti argomenti sì c’è un mondo parallelo popolato dai Little People che sono degli strani esseri con particolari poteri magici e/o soprannaturali, ma si parla di editoria, di libri e di scrittura, di società, di cultura, di violenza, di solitudine. Gli aspetti magici e surreali e fantastici sono contestualizzati e mischiati, compenetrati e interconnessi con la realtà, in modo così profondo e reale, non artefatto che leggendo non si percepisce che si sta parlando di un mondo altro, diverso dal nostro. Probabilmente chi è molto più avvezzo di me alla lettura di questo genere lo troverà normale ma per me è straordinario e secondo me emerge la bravura di Murakami, non sarebbe lo scrittore di fama mondiale qual è se fossero caratteristiche che si trovano in tutti i libri con del realismo magico, almeno secondo me.
Il romanzo presenta una struttura
narrativa particolare perché i capitoli alternano le vicende dei due
protagonisti, c’è un capitolo con le vicende di Aomame e poi uno con quelle di Tengo
e così di seguito le vicende si svolgono in parallelo e noi le leggiamo
separatamente nei vari capitoli dedicati a ciascuno. E subito mi sono chiesta
se hanno dei legami, si conoscono, si incontreranno.
La vicenda ruota attorno alla vita dei protagonisti: Aomame e Tengo. Due protagonisti in qualche modo simili perché accomunati dall’essere soli o meglio dall’essere “esseri solitari”, poco interessati agli altri, non ambiscono a un rapporto stabile, a costruirsi una vita a due salvo forse rincontrare la persona a cui sono legati, una sorta di utopia amorosa praticamente impossibile in un città con milioni di abitanti come Tokyo. Molto simili anche le vicissitudini personali perché entrambi, per vari motivi che si scoprono leggendo, hanno avuto un passato, un infanzia non facilissima che li ha resi in qualche modo dei reietti della società, delle anime solitarie che vivono per i loro scopi, anche piuttosto soddisfatti delle loro vite, concentrati a realizzare un sogno o una missione.
Aomame è una giovane donna che nella vita fa la personal trainer ma ha anche una vita o meglio una missione “segreta” - scopriremo come e perché è arrivata a compiere questa missione - ed è proprio durante una di queste missioni che la incontriamo per la prima volta, apparentemente è una missione come le altre ma le cambierà la vita. Ma cosa fa? Aomame è una killer professionista, una killer in minigonna e tacchi a spillo, che collabora con una associazione che accoglie donne vittime di violenza e lei si occupa di liquidare per così dire i mariti violenti.
La conosciamo che si sta recando ad un appuntamento e per non fare tardi si trova costretta a scendere dall’autostrada a piedi usando la scala di emergenza, una volta a terra ha la sensazione che qualcosa è cambiato. Portata a termine la missione, continua la sua vita di sempre però inizia a interrogarsi, a fare congetture e si convince di essere entrata in un mondo parallelo che chiama 1Q84 cioè 1984 come l’anno che sta vivendo e Q come question mark, punto di domanda perché ci sono dei particolari che non la convincono, il mondo che la circonda sembra lo stesso, le persone sono le stesse eppure per lei è cambiato qualcosa e il dettaglio che più di tutti la lascia perplessa è la diversa divisa e dotazione di armi della polizia, lei è sempre attentissima, data la sua vita segreta, eppure fino a quel momento non era a conoscenza di nessun cambiamento e indagando scopre che tutto deriva da uno scontro che la polizia ha avuto qualche anno prima con una setta religiosa. È davvero entrata in un mondo parallelo e soprattutto perché?
“Ma dentro di sé, dove lui non poteva vederla, era in preda alla confusione. Stavano venendo a galla, una dopo l’altra, tutte cose scollegate da lei, e di cui era completamente ignara. Fino a poco tempo prima pensava che il mondo fosse saldamente nelle sue mani, senza dubbi o contraddizioni. Ma in quel momento aveva cominciato a scomporsi in mille pezzi.
La sparatoria al lago Motosu? La Beretta modello 92?
Che cosa stava succedendo? Era impensabile che ad Aomame fossero sfuggite notizie di quella importanza. Il mondo, in qualche sua parte, stava cominciando ad impazzire. Mentre camminava, la mente di Aomame continuava a vorticare rapida. Qualsiasi cosa fosse accaduta doveva sforzarsi e rimettere insieme, in un modo o nell’altro, quei pezzi di mondo ormai scollati. Bisognava ristabilire il nesso logico. E anche in fretta. Se non lo faceva, potevano scatenarsi innumerevoli sciagure.” Pag 118
Tengo è un insegnante di matematica che sogna di diventare uno scrittore o meglio è già uno scrittore ma non a tempo pieno. Ed è proprio il suo editore, il signor Komatsu a proporgli una cosa ai limiti della legalità: la rivista per cui lavora organizza un concorso letterario e hanno tra le mani un manoscritto molto interessante per il contenuto ma assolutamente privo di valore nella sua esternazione scritta, Tengo devo riscriverlo e per questo incontra la giovanissima autrice, la diciasettenne Fukeari. Con Fukari e il suo libro “La crisalide d’aria” si apre un mondo, un mondo nuovo dove i protagonisti indiscussi sono i Little People e una setta religiosa da cui la ragazza è scappata. Fukeari si trova sotto la responsabilità del professor Ebisuno, un caro amico di famiglia, che concede il benestare all’attività di ghostwriting e alla pubblicazione nella speranza di riuscire a mettersi in contatto con la setta e con il padre di Fukeari, suo caro amico.
“Mentre faceva quelle considerazioni, provava una grande vergogna. «Lo scrittore non è colui che porta alla luce le storie che ha dentro di sé, e trova le parole giuste per raccontarle? Non capisci quando sei patetico? Un libro così non potresti scriverlo anche tu, se solo lo volessi davvero?». Ma di questo doveva ancora dar prova.” Pag 255
In tutta la vicenda un ruolo importante è giocato da una setta religiosa: il Sakigake. Si tratta della comunità da cui è fuggita Fukeari e dove a suo dire sono ambientate le vicende narrate nel libro che Tengo riscrive. Ma è anche la setta religiosa coinvolta in un importante scontro armato con la polizia, tanto importante da portare le forze dell’ordine a cambiare la dotazione di armi, come scoprirà, con sgomento Aomame ed è anche la setta da cui è scappata una bambina vittima di violenze che ha trovato rifugio proprio nella comunità per donne maltrattate con cui collabora Aomame. Questa setta religiosa si insinua nella vita dei protagonisti anche se loro non ne fanno parte e non ne avevano mai sentito parlare prima.
Noi lettori veniamo a conoscenza di un mondo parallelo, apparentemente identico al nostro con l’unica differenza data della presenza di due lune - una normale e una più piccola e verde - e i nostri protagonisti entrano in questo mondo parallelo per una serie di ragioni che si scopriranno pian piano durante la lettura. Leggere questo libro è come leggere pezzi di un puzzle che poi lentamente, procedendo iniziano a incastrarsi. È una lettura molto interessante, incalzante, si è portati a continuare per vedere dove si arriva, a capire se i personaggi sono legati e perché e se mai si incontreranno. Non vedo l’ora di continuare a leggere la storia di Aomame e Tengo.
Fatemi sapere nei commenti se avete letto 1Q84 e quali altri libri di Murakami mi consigliate.