REGISTA: Jean-Pierre Jeunet
Il favoloso mondo di Amélie è un film coccola, un sorta di
favola romantica con lieto fine che fa bene allo spettatore.
Protagonista una giovane donna di nome Amélie Poulain una
sognatrice che vive praticamente in un mondo di sua invenzione, con tante manie
e rituali godendosi le piccole cose e lavora in un bar di Montmartre.
La sera della morte della principessa Diana per caso trova
dietro una mattonella di casa la scatola del tesoro di un bambino e decide di
rintracciarlo per restituirgliela. Ma la nostra Amélie non la consegna
direttamente, escogita una serie di stratagemmi e guarda il risultato che
ottiene: rende migliore la vita di una persona. Così decide che quella sarà la
sua missione e inizia dal padre (vedovo e chiuso in se stesso) facendo
viaggiare per il mondo il suo adorato nano da giardino, continua poi con la
portinaia, con avventori e colleghi del bar e con il droghiere.
Ma oltre a questa missione Amèlie troverà forse anche
l’amore, in metropolitana nota un ragazzo, Nino che colleziona le fototessere
gettate via, un giorno il ragazzo perde il suo album e per restituirlo Amèlie
inventa (anche in questo caso) una serie di missioni e stratagemmi. I due sono
davvero molto affini, entrambi sognatori e con degli hobby o delle manie
piuttosto particolari.
Amélie, come detto
all’inizio, vive in un mondo frutto della sua fantasia e preferisce questo
mondo inventato a quello reale dove ci si può far male. È un ragazza molto sola
con un passato piuttosto triste ma a modo suo è felice e si dà da fare per
aiutare gli altri ma è giusto come le suggerisce il suo amico “uomo di vetro”
(un vecchio vicino di casa così soprannominato per la sua malattia) che anche
lei sia felice o almeno ci provi.
Vi aspetto nei commenti per sapere se lo conoscete.