AUTORE: Giacomo Mazzariol
EDITORE: Einaudi - collana Stile Libero Extra
PAGINE: 184
PREZZO:€ 16,50
GENERE: letteratura italiana - memoir
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"......insomma è la storia di Giovanni, questa.
Giovanni che va a prendere il gelato.
- Cono o coppetta?
- Cono!
- Ma se il cono non lo mangi.
- E allora? Neanche la coppetta la mangio!
Giovanni che ha tredici anni e un sorriso più largo dei suoi occhiali. Che ruba il cappello a un barone e scappa via; che ama i dinosauri e il rosso; che va al cinema con una compagna, torna a casa e annuncia: «Mi sono sposato». Giovanni che balla in mezzo alla piazza, da solo, al ritmo della musica di un artista di strada, e uno dopo l'altro i passanti si sciolgono a imitarlo: Giovanni è uno che fa ballare le piazze. Giovanni che il suo tempo sono sempre venti minuti, mai più di venti minuti: se uno va via in vacanza per un mese, è stato via venti minuti. Giovanni che sa essere estenuante, logorante, che ogni giorno va in giardino e porta un fiore alla sorelle. E se è inverno e non lo trova, porta loro foglie secche.
Giovanni è mio fratello. E questa è anche la mia storia. Io di anni ne ho diciannove, mi chiamo Giacomo."
cit...... inizioUn'autobiografia dolcissima.
Giacomo Mazzariol, protagonista e autore del romanzo, ci racconta una parte fondamentale della sua vita: suo fratello Giovanni.
Giovanni è un ragazzo speciale, un superoe. Tutto inizia con l'annucio dei genitori di Giacomo dell'arrivo di un fratellino, un maschio; Giacomo, che è un bambino di cinque anni ne è felicissimo, perchè ha già due sorelline, ma femmine. Ai bimbi viene anche spiegato che il fratellino sarà un bambino speciale e qui l'immaginazione di Giacomo galoppa.....
"....era uno speciale, lui. Con la tutina attillata e la s di speciale sul petto. Tre anni. I capelli gellati, gli occhi da Bambi e li addominali da wrestler. Lui non parlava: faceva. E più passavano i giorni più la mia mente arricchiva la parola speciale di sufmature, ciascuna corredata da un unico, pungente dubbio: perché diavolo sarebbe nato così?"
Nei primi anni di vita di Giovanni il rapporto di Giacomo con suo fratello è piuttosto buono, ma crescendo Giacomo si fa molte domande ma sopratutto prova quasi vergogna per quel fratello diverso, che non può fare le cose come gli altri (o meglio fa le cose come tutti ma seguendo tempi e regole tutte sue), tanto che negli anni delle medi tiene nascosto ai compagni la sua esistenza.
".... dopo aver strisciato nel sottobosco della coscienza per due anni, una serie di domande erano alla fine arrivate a stringermi d'assedio. Come avrei fatto a convivere con le fragilità di mio fratello? Come avrei fatto a essere felice sapendo che lui non avrebbe mai avuto una ragazza e forse nemmeno degli amici, degli amici come i miei, con cui confidarsi, con cui litigare - come avrei fatto? Sarei stato in grado di gestire la mia vita badando anche ai suoi problemi, aiutandolo a tirarsi su quando avrebbe scoperto chi era veramente? E come avrei fatto a convivere con la paura di vederlo soffrire, di vederlo morire? Le parole di Pisone, come una scintillia, avevano appiccato il fuoco a una serie di pensieri tristissimi, e ora il fumo dell'incendio mi stava annebbiando la vista. Mi resi conto, quel giorno, che da troppo tempo avevo smesso di farmi domande. E avevo smesso di farmi domande per paura delle risposte. Il mio equilibrio si basava sul non chiedere e sul non sapere. "
Poi maturando Giacomo acqusisce nuova consepevolezza e finalmente Giovanni diventa non solo suo fratello anche nella vita fuori casa, ma anche uno dei suoi migliori amici.
"..... Ci prendevano in giro? Oh be', come aveva detto Davide, il Down ventenne che sapeva fare le migliori fritelle del mondo, chi non ci apprezzava non faceva altro che aumentare la nostra stima di noi stessi. La gente prende in giro ciò che non capisce, ciò di cui ha paura. E poi, pensavo, guarda Bono dove è arrivato. Gio non ci badava. Per lui le persone che ridevano di lui stavano semplicemente ridendo accanto a lui e lui le lasciava fare. Tanto lui rideva anche di più."
E' un libro molto bello, dolce anche triste in alcune parti, che insegna moltissimo. Qui ci sono non personaggi ma persone reali, un ragazzo vero, come tanti che ha messo a nudo la sua vita, i suoi pensieri e le sue frestrazioni ( e anche le sue "colpe") esponedole al mondo per un fine nobile: insegnare. Insegnare cosa vuol dire vivere con una persona Down, insegnare a portare rispetto, ad apprezzare, a non utilizzare a sproposito parole (appunto "down") senza conoscerne minimante il significato, e infine insegnare ad amare, semplicemente.
Il linguaggio e la struttura narrativa sono semplici, ma anche per questo molto d'effetto; non ci sono studi o ricerche o spiegazioni scientifiche, c'è la vita vera, con i pregi e con i difetti, narrati da un ragazzo.
Un libro che consiglio a tutti, qualque siano i vostri gusti; un libro adatto anche ai più piccoli e che dovrebbe essere letto nelle scuole.
Giacomo ha deciso che era di insegnare qualcosa al mondo esterno: in occasione della giornata mondiale della sindrome di Down carica online un cortometraggio "The simple Interview" girato da Giacomo e con protagonista Giovanni, (questo il link). Da questa esperienza è poi nata quella del libro.
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