TITOLO: La maschera di cera
GENERE: horror, thriller
AMBIENTAZIONE: USA anni 2000
Inizio con una premessa (a mio parere) fondamentale non sono un amante dei film horror, non sono un’appassionata e penso che questo sia uno dei pochissimi del genere che ho visto. L’horror come genere non mi piace, o meglio mi spaventa motivo per cui non mi ci avvicino. Vi chiederete perché l’hai guardato? Perché alla mia dolce metà (uguale marito Ale) piacciono tutti quei film con mostri, vampiri, horror e simili, solitamente se li guarda da solo al computer ma nei primi mesi con Giulia lì poteva guardare anche in tv e così è capitato che mentre facevo le coccole alla bambina e l’addormentavo ho buttato l’occhio e alla fine l’ho guardato per curiosità. Cosa che succede praticamente sempre quando guardo un film con Ale, lui si addormenta a una pubblicità mentre io lo finisco e quando andiamo a dormire mi tocca pure raccontarglielo…
La cosa che più mi ha colpito e che mi ha portato a guardare all’inizio il film è la presenza di Paris Hilton, la ricchissima ereditiera famosa verso gli anni 2000 che mai avrei pensato facesse un film horror
Un film che definirei splatter e young adult (ribadisco che non sono né appassionata né esperta). La prima cosa che salta all’occhio è che i protagonisti sono quasi tutti ragazzi giovani e sono interpretati da giovani attori, ho letto che ha vinto svariati premi e riconoscimenti proprio in questo settore. Inoltre è stato anche il primo film per il regista Juam Collet-Serra. Nel cast spicca (per notorietà) Paris Hilton e questa cosa mi ha incuriosito, all’inizio l’ho guardato solo per questa ragione e poi perché volevo vedere come andava a finire la storia. Non sapevo che la Hilton avesse partecipato a dei film e mai mi sarei aspettata un horror, invece, maledetti i pregiudizi ha recitato in svariati film anche di registi importanti. Una delle principali critiche mosse a “La maschera di cera” è proprio la presenza dell’ereditiera, purtroppo è facile e diffuso che quando personaggi famosi, ma non attori professionisti, recitano ci siano una valanga di critiche e di detrattori, tra l’altro erano gli anni della massima notorietà, il film è del 2005 e - non vorrei dire cavolate ma - intorno agli anni 2000 la Hilton era famosissima nel senso che la si vedeva e si leggeva di lei ovunque, io ero poco più di una bambina e me lo ricordo, mentre ora non se ne sente più parlare (da dire che non sono una frequentatrice di programmi gossip e simili). Le critiche mosse a Paris Hilton sono perlopiù ingiuste nel senso che ha interpretato il ruolo assegnatogli punto. Per quanto riguarda gli altri attori all’epoca del film erano tutti giovani attori a inizio carriera e che recitavano in ruoli adatti alla loro età anagrafica in film e serie tv e sit com; in generale non sono una grande fan di tutto ciò che è “young adult”, cioè incentrati sugli adolescenti o sui giovanissimi. Facendo delle ricerche ho letto che poi praticamente tutti hanno sviluppato delle carriere interessanti e alcuni hanno ricoperto ruoli iconici così ad esempio Jared Padalecki che interpreta Wade che è poi diventato famossissimo grazie alla serie tv Supernatural e infine Elisha Cuthbert che interpreta Carly è conosciuta in tutto il mondo per la serie tv 24.
Veniamo ora alla trama: un gruppo di giovani ragazzi (Wade, Carly, suo fratello Nick, Dalton, Blake e Paige) sta andando a vedere una partita di football in trasferta, durante il viaggio si fermano a dormire all’aperto perché una delle macchine (quella di Wade) ha avuto un guasto. La mattina successiva mentre alcuni ripartono, Wade e la fidanzata Carly vanno nella cittadina vicina – Ambrose - per acquistare il pezzo di ricambio. Ci sono parecchie stranezze: la cittadina è minuscola, direi quasi fantasma, e mentre aspettano il meccanico, gironzolando per il paese i due fidanzati scoprono un museo delle cere, qualcosa di bellissimo, una casa piena di statue di cera a grandezza naturale che raffigurano delle persone intente a fare delle azioni. Ben presto scopriranno che quelle statue sono ispirate ad altri visitatori, non molto fortunati. Alla fine nessuno dei ragazzi va alla partita e si ritrovano tutti nella cittadina e incappano nel (o meglio nei) serial killer; del gruppo di amici non tutti sopravvivono, ma non voglio svelare di più.
È un film che viene definito horror ma io ho individuato i classici segnali da “s.i.” come dicono quelli di Criminal Mind, una serie di comportamenti deviati e disturbati che fanno drizzare le orecchie (o almeno dovrebbero). Fondamentalmente è un film su un serial killer con una serie di manie e non c’è nulla di soprannaturale (poi magari neanche deve esserci in un horror) ma il brutto, il marcio, il pericoloso deriva solo dalla cattiveria e della malvagità umana.
Vi aspetto nei commenti per sapere se lo avete visto.
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