AUTORE: Gail Honeyman - traduzione di Stefano Beretta
EDITORE: Garzanti
PAGINE: 352
PREZZO: 17,90
LUOGHI VISITATI:Glasgow (Scozia) anno 2017
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Eleanor Oliphant, una giovane donna cinica, schietta e
introversa, quel genere di persona che il sentir comune definirebbe antipatica,
asociale e strana. Lavora all’ufficio contabilità di una società di grafica,
brava con la contabilità ma assolutamente negata nei rapporti sociali e tra
colleghi. è una persona esageratamente abitudinaria,
ma la sua vita viene sconvolta quando per puro caso incontra l’uomo della sua
vita: un fascinoso cantante emergente; Eleanor se ne innamora follemente e per
prepararsi ad un “fidanzamento” esce dalle sue routine sperimentando cose nuove
(per lei) come fare shopping, truccarsi, possedere uno smartphone. Sogna un
amore romantico, come nelle migliori commedie rosa, e per fare esperienza del
mondo accetta di uscire con un collega, in fondo non può uscire con l’amore
della sua vita senza sapere cosa ordinare in un pub(!?!).
Qualcosa di gravissimo è accaduto nel suo passato, è
sopravvissuta a qualche esperienza terribile e drammatica, che l’ha
inevitabilmente segnata e che l’ha costretta a dover passare da una famiglia
affidataria ad un’altra per tutta l’adolescenza. Probabilmente sua madre centra
qualcosa, e tra le abitudini di Eleanor c’è un appuntamento fisso il mercoledì
sera, quando riceve la chiamata della madre. La madre è prigione ed è una
persona davvero odiosa e antipatica che la denigra e la considera una perdente.
Ma in realtà sotto sotto Eleanor, nonostante le sue stranezze, è una grande. Nemmeno
Eleanor sa bene cosa le è successo, o quanto meno l’ha rimosso, ha sepolto il
suo trauma infantile sotto la scorza di persona burbera e schietta, che non ha
nulla da perdere e non finge nei rapporti sociali dicendo sempre e solo ciò che
pensa, anche se ben consapevole che in società un minimo di finzione è necessaria.
Lo dico subito, alla fine, si scopre ciò che è successo, e
per certi aspetti il finale è davvero sorprendente.
La scrittura è scorrevole, la narrazione è in prima persona,
quelli narrati sono i pensieri, le situazioni, i dialoghi che Eleanor vive
raccontati da lei stessa. Quindi narrazione e scrittura sono strettamente
legati al personaggio e al carattere di Eleanor e lei utilizza un linguaggio
forbito, ricercato, estremamente educato, pur essendo una giovane donna nel
2017 non usa e non conosce gli slang, non fa abbreviazioni né battute e fino a
pochissimo tempo prima non possedeva nemmeno uno smartphone; non conosce le
cose più banali della vita. Ma Eleanor sa essere molto spiritosa e molto
cinica, coglie alcune verità assolute che non possono strappare una risata
“…due persone girano per i grandi magazzini John Lewis selezionando per sé dei begli oggetti e poi costringono gli altri a pagarglieli. È una sfrontatezza senza ritegno. Scelgono cose come piatti, ciotole e posate…Voglio dire, che cosa fanno adesso? Prendono il cibo dalle confezioni e se lo ficcano in bocca a mani nude? Non riesco a capire perché l’atto di formalizzare legalmente una relazione umana richieda che familiari, amici e colleghi aggiornino in contenuto della cucina della coppia”.
Sembra banale, ma non lo è. Anzitutto non lo è la storia
personale di Eleanor, non voglio entrare troppo nel dettaglio perché è bello (e
giusto) scoprire piano piano le cose che la riguardano sotto forma di ricordi e
pensieri che affiorano così nella sua mente senza un motivo preciso, ma c’è del
disagio e tanto tanto bisogno di aiuto. E poi perché attraverso la storia di
Eleanor si affronta un tema importantissimo: la solitudine. Ai giorni nostri,
nonostante viviamo in un mondo iperconnesso e/o forse proprio per questo) molte persone, e
non necessariamente anziane, soffrono di solitudine. Questo romanzo ti spinge a
chiederti il perché, cosa puoi fare, cosa si nasconde dietro una persona stramba???
Ed è giusto giudicare??
Sono molto curiosa di vedere cosa altro ci regalerà la penna
di Gail Honeyman, questo è stato il suo romanzo d’esordio (e che esordio e mi
sembra che per ora non ci siano nuove pubblicazioni.
Voi lo avete letto?? So che a molte persone non è piaciuto
(principalmente perché non succede molto ed è anche vero), ma non posso fare
altro che consigliarlo, ci si affeziona subito al personaggio femminile, tiene
compagnia, strappa molte risate, ma come dicevo tra il romance e la comicità ci
sono spunti di riflessione notevoli quali violenza sulle donne e sui bambini e
solitudine, e il lettore non può non chiedersi se può fare qualcosa.
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