AUTORE: Jerome Klapka Jerome - traduzione di Nicoletta Della Casa Porta
EDITORE: Demetra - collana Passepartout
PAGINE: 256
PREZZO: € 5,90
GENERE: letteratura inglese
LUOGHI VISITATI: Tamigi di fine '800
acquistabile su amazon: qui (link in bio)
Un libro ironico e divertente, che è il genere di Jerome
Kapkla Jerome.
“… George reggeva uno strano pacchetto avvolto in tela cerata: era arrotondato e piatto, e da una estremità usciva un lungo manico diritto.«Che cos’è?» chiese Harris «un’altra padella?»«No» rispose George con un luccichio folle negli occhi. « È l’ultima moda. Chiunque vada sul fiume ne ha uno. È un benjo».«Non sapevo che sapessi suonare il banjo!» esclamammo all’unisono Harris e io.«Non esattamente,» rispose George «però mi hanno detto che è facilissimo, e poi ho il libretto delle istruzioni!».”
Una lettura perfetta per farsi un’idea della vita della
media borghesia inglese di fine Ottocento, per conoscerne usi e costumi e
vezzi.
“… nelle domeniche di bel tempo è questo il suo normale aspetto: lunghe file di imbarcazioni attendono pazienti il proprio turno di entrare o uscire, mentre altri battelli vi si avvicinano o se ne allontanano, cosicchè il fiume assolato, dalla reggia fino alla chiesa di Hampton, è costellato di giallo, azzurro, arancio, bianco, rosso e rosa. Tutti gli abianti di Hampton e di Mousley indossano i loro abiti da barca per venire a passeggiare con il cane attorno alla chiusa, amoreggiare, fumare e ammirare le barche: nell’insieme – un po’ per i berretti e le giacche degli uomini, e i vestiti colorati delle donne; un po’ per i cani festosi, le barche in movimento, le vele candide, il paesaggio gradevole e il luccichio dell’acqua – a mia conoscenza è uno degli spettacoli più gai nei dintorni della vecchia e noiosissima Londa.”
Meravigliose le descrizioni paesaggistiche. Il libro funge
anche da “guida turistica” indica per molte delle località incontrate i luoghi
d’interesse da visitare e i posti dove alloggiare e mangiare.
“..Attorno a Clifton Hampden, un piccolo, grazioso villagio sommerso di fiori, lo scenario del fiume è vario e bello. Se volete passare la notte a terra, non potreste fare di meglio che scendere a Barley Mow, sicuramente l’albergo più antico e bizzarro di tutto il fiume. Si trova sulla destra del ponte, un po'’ isolato dal resto del villaggio. Con il suo tetto di paglia dalle falde spioventi e le grate alle finestre sembra uscito da un libro di fiabe, e l’interno rafforza ancora di più quest’impressione…”
Partendo dal racconto della gita in barca fatta dallo stesso
Jerome con due suoi amici Harris e George risalendo il Tamigi da Kingstone a
Oxford, e narrando tutte le vicissitudini di questa vacanza Jerome divaga
tantissimo raccontando una miriade di aneddoti relativi a fatti che ha vissuto
lui o qualche suo amico o parente – la digressione è collegata al testo perché una
particolare situazione o esperienza di viaggio fa tornare alla mente di Jerome l’aneddoto
che va raccontando. Si aggiungono poi le digressioni di carattere storico: in
relazione ai luoghi toccati vengono indicati fatti e personaggi storici che
hanno soggiornato oppure narra pagine di storia che si è vissuta/intessuta in
quei luoghi; tra i personaggi storici citati ci sono Giulio Cesare, Elisabetta
I, Enrico VIII e Anna Bolena, Anna di Cleves, Algar il Sassone, Guglielmo il Conquistatore
con la regina Matilde e Giovanni Senza Terra.
Ma attraverso aneddoti e ricordi spesso Jerome ha modo di
filosofeggiare sulla vita e sul suo senso, il tutto nascosto dietro l’ironia e
lo humor inglese, che permeano tutte le pagine, non c’è pagina o avvenimento in
cui non strappi una risata o almeno un sorriso al lettore.
“… a volte George salta fuori con osservazioni di un tale buon senso da lasciare a bocca aperta. Vere perle di saggezza, le definisco io, e non solo riguardo al caso in questione, ma in generale riguardo alla nostra navigazione sul fiume della vita. Quanti, durante quel viaggio, rischiano di fare arenare la propria barca caricandola di un mucchio di cianfrusaglie ritenute essenziali al proprio piacere o benessere, ma che in realtà sono soltanto inutile ciarpane. […] Getta la zavorra, amico. Fa’ che la barca della tua vita sia leggera e contenga solo lo stretto indispensabile: una casa accogliente, piaceri semplici, un paio di amici degni di questo nome, qualcuno da amare e che ti ami, un gatto, un cane, una pipa o due, abbastanza da mangiare e da coprirti, e solo da bere un po’ più del necessario: perché la sete, si sa, è pericolosa.”
“… mi piace guardare un vecchio barcaiolo a remi, soprattutto se è stato ingaggiato a ore. Il suo metodo ha un che di così stupendamente calmo e riposante, senza traccia della fretta nervosa, dell’agitarsi sconclusionato che sembrano diventati il vessillo del nostro secolo. Non una volta si sforza di superare le altre barche, né si innervosisce se un’altra barca lo sorpassa. In effetti lo sorpassano tutte…. o almeno tutte quelle che seguono la sua stessa rotta. Molti ne sarebbero irritati e infastiditi, ma la calma sublime dimostrata in tali occasioni dal barcaiolo ci offre una lezione indimenticabile contro l’ambizione e l’alterigia.”
Questo romanzo è considerato il più famoso dello scrittore
inglese Jerome e la narrazione trae spunto dal viaggio di nozze dello stesso scrittore;
di quest’opera c’è un seguito ideale che è “Tre uomini a zonzo” dove si narra
di una vacanza in bicicletta anche in questo caso l’autore prende spunto da un
viaggio vero fatto con gli amici. Libro che è già finito in wishlist.
È un libro che sa intrattenere, leggendolo si ha l’impressione
di tante parole che alla fine non raccontano nulla: racconta di questo viaggio
in barca, racconta di tutto ciò che passa per la mente dello scrittore protagonista,
dice tantissimo senza dire nulla; sembra quasi senza capo e senza coda ma in
senso positivo è un libro che fa compagnia. È un libro che consiglio a chi
vuole ritagliarsi un momento di relax in compagnia di un libro simpatico, divertente
che non richiede troppo impegno ma al contempo permette di farsi un’idea della
vita della società inglese di fine ‘800.
Io ho letto l’opera nell’edizione Demetra nella collana
Passpartuot, scoperta per caso nelle librerie Giunti, penso - dalle poche
informazioni che sono riuscita a trovare - sia un editore che fa parte del
gruppo Giunti, nella collana Passepartuot ho visto pubblicati molti classici
della letteratura a un prezzo molto interessante. Ogni opera è accompagnata da un’introduzione
di uno scrittore, nel caso del mio libro l’introduzione è a cura di Guido
Sgardoli. Conoscete questa casa editrice?
Avete letto qualcosa di Jerome?
Nessun commento:
Posta un commento