lunedì 11 marzo 2019

UNA VITA DA LIBRAIO - SHAUN YTHELL

TITOLO: Una vita da libraio
AUTORE: Shaun Bythell - traduzione di Carla Palmieri
EDITORE: Einaudi - Collana Stile Libero Extra
PAGINE: 384
PREZZO di COPERTINA: € 19
GENERE: letteratura scozzese - diario/memoir
LUOGHI VISITATI: Galloway in Scozia
acquistabile su amazon: qui (link affiliato)



Perchè ho letto questo libro? Perchè l'ho visto su alcuni blog che seguo. Ho visto un libro con una copertina meravigliosa e un titolo intrigante (che promette di parlare di chi con i libri ci lavora e ci vive quotidianamente) ed è finito dritto dritto nella mia wish list, l'ho comprato e dopo molti mesi l'ho finalmente letto, praticamente senza saperne nulla perchè non ho letto alcuna altra recensione.

Una vita da libraio è il diario di Shaun Bythell che possiede una libreria, principalmente dell'usato, "The Book Shop" a Wigtown un paesino nel sud della Scozia.

Shaun Bythell è un libraio estremamente irriverente e realistico:
"....le persone che a Natale decidono di regalare libri usati sono quasi sempre tipi originali, per cui vale la pena di tenere aperto solo per il gusto di averci a che fare. Sono i clienti più interessanti che ho."
La prima cosa che mi ha colpita è come parla della sua realtà quotidiana e delle persone con cui entra in contatto: stiamo parlando di situazioni realmente accadute ma che sfiorano l'assurdo. Mi sono chiesta cosa possano pensare queste persone a rileggersi?! Molte persone hanno un comportamento particolare, e il Book Shop sembra avere una calamita per i casi umani e spesso divertenti. Un caso su tutti è l'eccentrica collaboratrice Nicky e il suo "venerdì del ghiottone" (di cui non dico nulla per non rovinarvi la sorpresa):
"Venerdì 7 febbraio
Splendida giornata di sole. Nicky si è presentata alle nove e tredici minuti con la tuta da sci nera che ha comprato per cinque sterline al mercatino dell'usato di Port William e che da novembre ad aprile è la sua divisa di ordinanza. Dentro quel coso imbottito e tutto d'un pezzo sempra un Teletubby che abbia perso la strada di casa."

The Book Shop possiede una propria pagina facebook: https://www.facebook.com/thebookshopwigtown/
Io l'ho visitata dopo aver finito di leggere il libro è molto interessante perchè si ritrovano molte delle cose di cui si parla nel libro. Ad esempio ci sono delle foto di Captain, il gatto cicciotello di Shaun e mascotte della libreria; vengono postate le cartoline che la libreria riceve settimanalmente; c'è anche la foto del kindle a cui Shaun Bythell ha sparato con un fucile da caccia.
E' bello poter visitare, anche solo virtualmente, un libro: perchè di questo si tratta, ed è una sensazione molto particolare. Ti rendi conto che Shaun Bythell esiste: ciò che viene raccontato nel libro si ripete quotidianamente, è la sua vita e volendo lo si può andare a trovare sia a Wigtown, magari durante il festival letterario, oppure virtualmente sui social.
Nel diario di un libraio possono mancare consigli di lettura? Assolutamente no, nel diario vengono citati moltissimi libri, alcuni molto curiosi e tra questi quelli che maggiormente mi ispirano e, neanche a dirlo, sono finiti nella mia wish list sono: "Anime morte" di Gogol, "La fattoria delle magre consolazioni" di Stella Gibbons e "L'uomo che guardava passare i treni" di Georges Simenon.

Nel libro Shaun Bythell viene fornita una panoramica dell'editoria inglese di come si stia evolvendo,
 della concorrenza spietata di Amazon e delle notevoli difficoltà che incontrano i librai, inglesi ma non solo. Viene anche dato conto di come procede al rifornimento della libreria perlopiù acquistando volumi da privati che hanno la necessità di disfarsi della propria libreria o di quella dei propri cari.

Il diario si chiude con un epilogo in cui viene dato conto dei fatti accaduti dopo la fine del diario sia nella vita di Bythell che nella cittadina di Wigtown, come se noi lettori fossimo degli abitanti del paese che si trovano lontani. Qui, come in altre parti del testo, mi è mancato qualcosa, mi sono sentita spaesata e ho avuto difficoltà a ricostruire tutti i pezzi del puzzle; secondo me mancano spiegazioni e collegamenti, soprattutto per quel che riguarda amici e conoscenti dello scrittore, spesso mi sono chiesta chi fossero e non riuscivo a collocarli nel quadro generale. Tutto ciò potrebbe esser dovuto ad una mia distrazione.

Verso questo libro nutrivo delle aspettative molto elevate che in parte sono rimaste deluse. Sono giorni che penso al libro e non mi ha soddisfatto pienamente, probabilmente mi aspettavo qualcos'altro. In ogni caso è un libro interessante soprattutto per quel che riguarada l'evoluzione del lavoro da libraio e ci sono molti spunti su cui riflettere. E poi ci sono le situazioni tragicomiche che Bythell vive con i suoi clienti che ci strappano un sorriso.

Una menzione a parte merita la stupenda copertina: un illustrazione di Jon McNaught che ritrae il "The Book Shop" e il suo proprietario sulla soglia.

Consiglio la lettura? Assolutamente si! Per scoprire "un personaggio" come Shaun Byhtell, per riflettere sul mondo dell'editoria e per fare qualche risate, il mondo è pieno di tipi particolari e molti di questi sembrano frequentare il "The Book Shop".

Vi metto qui il link della casa editrice dove oltre alla quarta di copertina potete trovare anche un'intervista a Bythell a cura di Enrico Franceschini uscita su ilvenerdì-la Repubblica del 2 marzo 2018: http://www.einaudibologna.it/novita/94-approfondimenti/4340-bythell-una-vita-da-libraio.html

Voi lo avete letto? Vi piacciono i diari? E i libri a tema librai? Io voglio leggere altri libri che trattano di librai, ho già in mente alcuni titoli, voi cosa mi suggerite?

Nessun commento:

Posta un commento