venerdì 4 gennaio 2019

LO SCHIACCIANOCI - E.T.A. HOFFMANN

TITOLO: Lo Schiaccianoci
AUTORE: E.T.A. Hoffmann, traduzione di Alessandra Valtieri, illustrazioni di Sanna Annukka
EDITORE: BUR Rizzoli collana Deluxe
PAGINE: 135
PREZZO: 15,00 euro
GENERE: letteratura tedesca - classico - libri a tema Natale
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".....i bambini sapevano perfettamente che, in quel preciso momento, i loro genitori stavano sistemando in salotto tutti i bei regali che avevano acquistato. Ma sapevano anche che il buon Gesù aveva illuminato quei doni con il suo sguardo limpido e giocoso di fanciullo, così che recassero una gioia unica a chi li riceveva, come fossero stati accarezzati da una mano benevola......."
E' la vigilia di Natale a casa Stahlbaum e i bambini non vedono l'ora di aprire i doni.
Un gioco particolare, diverso dal solito, quasi insignificante rispetto agli altri doni ricevuti che però attira l'attenzione  della piccola Marie Stahlbaum; un giocattolo che la porterà nel magico mondo delle favole.
Ospite particolarmente gradito a casa Stahlbaum è padrino Drosselmeier, giudice ed esperto orologiaio, che ogni Natale regala veri e propri capolavori di ingegneria e racconta a Marie la "Storia della dura noce", fiaba che spiega le ragioni delle bizzarre fattezze di Schiaccianoci.
La piccola Marie, misteriosamente attratta da Schiaccionoci, se ne prende cura (feritosi durante lo svolgimento della sua attività quotidiana.....) ed è rimanendo sola che assiste alla magia: l'epico scontro tra l'esercito dei topi e Schiaccianoci, che guida in battaglia tutti i gioccatoli abili al combattimento, a partire dai soldati del piccolo Fritz (fratellino di Marie e super appassionato dei giochi di guerra). Quella tra Schiaccianoci e il re dei topi è una guerra che va avanti da tempo ed affonda, come scoprirà Marie grazie al racconto di padrino Drosselmeir, le sue radici nella favola della principessa Pirlipat, che vede protagonisti una noce durissima, la noce Krakatuk, una perfina sigrnora Mauserinks, astronomo e arcanista di corte e tutta la famiglia reale.
"...... Marie rimase piuttosto sorpresa nel vedere le ante spalancate, perchè quell'armadio rimaneva sempre chiuso a chiave. La prima cosa che notò cu il cappotto da viaggio del padre in morbida pelliccia di volpe, appeso sul davanti. Schiaccianoci sfruttò agilmente i listelli dell'armadio e le decorazioni del cappotto per raggiungere in un baleno la grande nappa che pendeva sul dietro del paltò, assicurata a uno spesso cordoncino. Non appena Schiaccianoci tirò la nappa, dall manica della pelliccia scese una minuscola scala di legno di cedro......Marie salì lungo la scala, attraversò l'interno buio della manica e come mise la testa fuori dal collo del cappotto fu investita da una luce abbagliante e dal profumo inebriante del grande prato che si stendeva davanti ai suoi occhi, costellato da milioni di puntini sfavillanti come purissime gemme preziose......"
Inutile dire che l'intervento e i sacrifici che Marie sostiene per il suo adorato Schiaccianoci sono indispensabili per portarlo alla vittoria. Le fatiche di Marie vengono ricompensate perchè Schiaccianoci le fa visitare il regno della bambole: un luogo magico, con villaggi di panpepato, fiumi di aranciata e limonata, un mondo fatto di caramelle e cioccolatini, con un lago incantato rosa in cui nuotano splendidi cigni argentati, lago che si attraversa a bordo di un cocchio trainato da delfini dorati, un castello di marzapane e infine la capitale di questo regno: Confettiburgo. Qui Marie ha modo di intrattenersi con le principesse sorelle di Schiaccianoci e con loro cucina in un grande salone che altro non è che una casa per le bambole con tutti i mobili e le stoviglie di porcellana in miniatura (quale desiderio più grande per una bambina di inizio ottocento che passa le proprie giornate a giocare con le bambole e relative casette?); da questo meraviglioso sogno Marie si sveglia e nessuno in famiglia crede che lei abbia realmente visitato questo regno.
La conclusione è quella di una favola, con il classico vissero felici e contenti, perché, sì, nella vita di Marie arriverà uno schiaccianoci in carne ed ossa.
Confettiburgo è una città utopistica: ci si può trovare tutto il mondo e se scoppia una lite è pronta la soluzione: la credenza che una forza oscura (di nome Confettiere) che può far delle persone ciò che vuole se viene invocato, cosa che puntulmente fa il borgomastro quando ci sono delle zuffe, in questo modo tutti tornano subito amici e la vita riprende normalmente.

E' una favola che racconta più storie al suo interno, quella di Marie e della sua famiglia, quello della principessa Pirlipat, quella della guerra tra Schiaccianoci e il re dei topi; e c'è una po' confusione, soprattutto agli occhi della piccola Marie (vera protagonista, secondo me del racconto), personaggi che nelle varie storie portano lo stesso nome e hanno le stesse passioni.
La mia edizione è qualcosa di spettacolare: edizione illustrata da Sanna Annukka, copertina traslucida e un formato allungato particolare, direi un pezzo da collezione.
Voi lo avete letto?

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